Pur di lasciare il collegio a cui proprio non riesce ad adattarsi, una studentessa fa credere al direttore di essere in attesa di un figlio e che il padre del nascituro è un professore del collegio stesso. Per evitare lo scandalo, la ragazza viene rispedita a casa, accompagnata proprio dal presunto seduttore. Più tardi emerge la verità e, naturalmente, anche l'amore fra i due che prelude ai fiori d'arancio.
Note
Dalla commedia musicale di Mario Amendola "Scandalo al collegio" uno scialbo filmetto su misura per Macario, divo della "rivista" d'epoca. Il comico torinese dal ricciolino sulla fronte dava, però, il suo meglio appunto a teatro e il film è poca cosa.
Il canovaccio debolissimo concede solo qualche sorriso per la simpatia di Macario, ma questa commedia sul risaputo gioco di equivoci è monocorde e manca di mordente.
Il torto maggiore di questo film è di sembrare, con il neorealismo alle porte, di un'altra epoca, quella dei telefoni bianchi, delle contessine e dei principini. Però l'umorismo surreale e non sempre bonario di Macario (che purtroppo al cinema non ha mai saputo ripetere i successi ottenuti nella rivista) colpisce nel segno più d'una volta, sia quando pronuncia battute che… leggi tutto
In un collegio, una studentessa è innamorato di Macario, il suo professore. Fa allora credere al preside di essere incinta di lui, vengono cacciati entrambi e lui finisce a casa sua a fingersi il suo insegnante privato...
Dopo i quattro bei film diretti da Mattoli, che sono tuttora divertenti e pregni di una geniale inventiva surreale, Macario iniziò a prestarsi a queste… leggi tutto
In un collegio, una studentessa è innamorato di Macario, il suo professore. Fa allora credere al preside di essere incinta di lui, vengono cacciati entrambi e lui finisce a casa sua a fingersi il suo insegnante privato...
Dopo i quattro bei film diretti da Mattoli, che sono tuttora divertenti e pregni di una geniale inventiva surreale, Macario iniziò a prestarsi a queste…
Una volta ci si poteva anche divertire con queste semplici e banali Commedie ora,non e' piu' possibile,troppo scialba e poco godibile tutta la storia.voto.3.
Il torto maggiore di questo film è di sembrare, con il neorealismo alle porte, di un'altra epoca, quella dei telefoni bianchi, delle contessine e dei principini. Però l'umorismo surreale e non sempre bonario di Macario (che purtroppo al cinema non ha mai saputo ripetere i successi ottenuti nella rivista) colpisce nel segno più d'una volta, sia quando pronuncia battute che…
Commediola striminzita in cui Macario sfoggia il suo repertorio mimico e la sua comicità gentile. Decisamente un prodotto d'altri tempi, con una serie di situazioni oggi patetiche, ma già ai tempi non brillantissime rispetto a lavori simili del periodo. Sordi in un ruolo di contorno. Lavoro trascurabilissimo.
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Commenti (2) vedi tutti
Il canovaccio debolissimo concede solo qualche sorriso per la simpatia di Macario, ma questa commedia sul risaputo gioco di equivoci è monocorde e manca di mordente.
commento di Stefano LDatato.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti