Regia di Gianni Franciolini vedi scheda film
Un pescatore sposa una vedova con due figli ormai grandi, maschio e femmina. L'uomo si invaghisce della ragazza e si scontra con il ragazzo. In una notte di tempesta il loro destino si compierà.
1946, l'Italia si rimette faticosamente in piedi - e il suo cinema pure. C'è chi propone ancora obsoleti stilemi (come i cosiddetti telefoni bianchi), chi coraggiosamente prova a svecchiare la settima arte (i neorealisti) e chi si affida in maniera indolore alla tradizione, come fa Gianni Franciolini in questo caso, con un'opera teatrale traslata sul grande schermo. Notte di tempesta proviene infatti da un dramma di Raffaele Viviani, riduzione di Renato Castellani e sceneggiatura di Edoardo Anton; è un melodramma onesto ed efficace, ma che reca in sè tutti i limiti del genere, dalla recitazione un po' troppo impostata alla ricerca, non sempre originalissima, di emozioni forti; dalla caratterizzazione poco squadrata dei personaggi alla facile morale di fondo. Fra i protagonisti c'è anche il cantante Giacomo Rondinella, giustamente impegnato in una scena canora in osteria, inserita in maniera sufficientemente logica nella trama; Rondinella debutta come attore con questa pellicola e proseguirà una carriera intensa, ma breve comparendo in una trentina di film nel successivo decennio. Altri interpreti: Fosco Giachetti, Leonardo Cortese, Marina Berti (nei titoli di testa: Maureen Melrose), Pina Piovani e Domenico Fusco. Franciolini, classe 1910, è ancora giovane ma ha già ottenuto un discreto successo con fari nella nebbia (1942); negli anni Cinquanta si segnalerà per opere più leggere (Buongiorno, elefante!; Le signorine dello 04). 3,5/10.
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