Regia di Gianni Franciolini vedi scheda film
Un dramma di derivazione teatrale e di ambientazione marina ,con abusi sessuali familiari in primo piano.
Furore,paesino (bellissimo) della costiera amalfitana.
Qua si svolge la vicenda che vede il pescatore Domenico sposare una vedova ( Piovani) con due figli,il maschio ( Cortese) si scontra con lui come capobarca,mentre la femmina ( Marina Berti) deve badare gli scontri erotici del patrigno , culminati con una violenza sessuale che cambiera' per sempre l'andamento della famiglia.Capolavoro del dopoguerra di Franciolini (forse il suo migliore film) dove cura bene la recitazione dei personaggi in uno sfondo di vita marinara dove i pescatori conducono una vita di fatica e di miseria senza nessun svago se non un bicchiere di vino nell'unica osteria del borgo.
Quasi uno spaccato "neorealista" fuori dal tempo,tra tradizioni e costumi d'altri tempi immerso nella psicologia malata del protagonista ( Giachetti) senza possibilita' di redenzione.
Ottimo bianco e nero su un'opera che (secondo me) ha superato la prova del tempo.Altro che patriarcato o incensamenti a film come quello della Cortellesi (comunque da vedere), la forza drammatica di quest'opera raggiune livelli non facili da vedere nel cinema di oggi.
Da recuperare.
Notte di tempesta (1946): scena
Notte di tempesta (1946): scena
Notte di tempesta (1946): scena
Notte di tempesta (1946): locandina
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Non conoscevo quest’opera ma deve essere molto emozionante e tu hai raccontato con maestria
Girata a Furore un piccolo borgo dove si accedeva solo via mare,un incanto...unito al film ovviamente.
Furore mantiene ancora oggi il suo incanto. Molto interessanti questi "recuperi" cinematografici.
Bravo Ezio! Insisti con Franciolini, uno dei più ingiustamente maltrattati registi italiani, almeno stando ai voti medi qui su FilmTv.
Ne ho un'altro...poi ti dirò...ciao Franco
Non mi avevano adescato perché diretti da Franciolini, che d'altronde era un regista che allora non conoscevo nemmeno per sentito dire, ma perché ero cosciente del fatto che,se non me li fossi fatti sfuggire, avrei potuto vedere recitare in uno Alberto Sordi e nell'altro Anna Maria Ferrero.
Due attori, quelli che ho menzionato e che mi diedero l'impulso per riporre la mia attenzione su quelli che poi sono rimasti a tutt'oggi gli unici film del regista in questione che io ho visionato, che mi hanno da sempre accattivato per delle loro specifiche peculiarità: Anna Maria Ferrero per i suoi occhioni da cerbiatta che la rendevano espressiva e solare mentre invece Alberto Sordi per come sapeva calarsi alla perfezione nella parte dell'italiano medio.
Cmq quello con Alberto Sordi si chiamava ''racconti d'estate'' e l'altro, che fu quello che poi trovai più interessante e significativo, ''villa borghese''.
Quello qui preso in esame da come l'hai presentato sembra molto interessante e conto perciò di vederlo, specie se fosse disponibile su YouTube..
Questo lo trovi anche nei siti streaming gratuiti e da lì che io l'ho scaricato.
Fino a qualche giorno fa di Franciolini pure io avevo solo visto Racconti D",Estate,stranamente assai distante dai suoi primi lavori,mentre Villa Borghese non l'ho ancora visto...grazie
Sono stato felice di averlo trovato su raiplay, che è la piattaforma che consulto con più frequenza per visionare i film perché totalmente gratuita e facile da utilizzare.
Devo ammettere che non mi sono pentito di averci riposto la mia attenzione perché l'ho trovato scorrevole e certamente non pacchiano, sebbene non sia a mio avviso un film memorabile.
Il suo vero punto di forza , almeno per quel che mi riguarda, non è da ricercare tanto nella trama, che nonostante sia stata costruita con criterio manca di quel qualcosa di univoco e speciale da cui avrebbe potuto acquisire più originalità ed anche maggiore spessore, ma nell'ambientazione caratteristica che ricorda molto da vicino quella in cui si svolgevano i fatti raccontati nel romanzo di Verga ''i malavoglia''.
Ed in effetti ha saputo darci un ritratto alquanto esaustivo di come vivevano a quei tempi i pescatori, sia per quel che riguarda l'aspetto prettamente visivo che per quello inerente al parlato.
Il personaggio che rimane più impresso è sicuramente quello del nonno che, con la sua saggezza, dava sempre un utile supporto a chi si era perso nel buio delle incertezze.
È un film che almeno sulla carta intriga parecchio... grazie a te per averlo messo in risalto attraverso la tua recensione
Grazie Giuseppe...sui pescatori ricordo anche La Terra Trema di Visconti,ma era un'altro film....
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