Regia di Vittorio Cottafavi vedi scheda film
Leo, giovane senza arte nè parte, riesce fortunosamente a uscire con una ricca ragazza: deve portarla a teatro per conto del direttore di un'importante ditta. Leo si spaccia proprio per tale direttore, infilandosi in una girandola di bugie alle conseguenze imprevedibili.
Tratto da un'opera teatrale di Ugo Betti con una sceneggiatura firmata da mezza dozzina di elementi (Cesare Zavattini, Vittorio De Sica, Vittorio Cottafavi, Paolo Salviucci, Adolfo Franci e Margherita Maglione), I nostri sogni rappresenta l'esordio da regista per Cottafavi, la cui futura e prolifica carriera sarà legata strettamente alla Rai tv, per la quale licenzierà numerosissimi sceneggiati. Il taglio espressamente leggero di questa pellicola in effetti non è il più consono al regista, che comunque se la cava sufficientemente bene; in fin dei conti il copione è scritto con cura, il ritmo c'è e fra gli interpreti non mancano nomi e volti di sicuro appeal sullo schermo: portare a compimento un prodotto con tali presupposti non è certamente un lavoro complicato e Cottafavi non tradisce le attese. Nel cast spiccano i nomi del già citato De Sica, della sua compagna (ma non ancora moglie, in quanto già sposato) Maria Mercader, di Paolo Stoppa e di Luigi Almirante; certo, i toni leggerissimi e i contenuti del tutto innocui sono ancorati in maniera evidente al cinema dell'era fascista, quello dei 'telefoni bianchi', ma il film rimane lo stesso un modo piacevolmente inoffensivo di trascorrere un'ottantina di minuti. 3,5/10.
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