Regia di Lasse Hallström vedi scheda film
Clifford Irving (Gere), uno scrittore americano frustrato, negli anni '70 ebbe una specie di colpo di genio: scrivere una finta biografia autorizzata su Howard Hughes (la cui vita è stata magnificamente raccontata da Scorsese in The aviator), il magnate del petrolio e dell'aviazione chiuso nella torre d'avorio della sua follia igienista, del quale mezza nazione avrebbe voluto conoscere i segreti. Contattata la McGraw-Hill, uno dei maggiori editori statunitensi, Irving, insieme al suo compare Dick Suskind (Molina), mise su una messinscena che resse per molto tempo ma che finì inevitabilmente per essere scoperta.
Con solido mestiere, Lasse Hallström ricostruisce la vicenda che vide protagonista lo scrittore millantatore e un po' mitomane, mettendone sopratutto a nudo la determinazione che lo portò a credere a tal punto alle sue stesse "bufale" da pensare che ci fosse qualcosa di vero. La sceneggiatura di William Wheeler indugia forse eccessivamente sui dettagli, più di una scena è ridondante, ma la storia è raccontata con arguzia, Gere riesce a essere credibile ma, quanto a storia del genere, L'inventore di favole gli è nettamente superiore.
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