Regia di Oreste Biancoli vedi scheda film
Nella Milano del 1898 Stefano e Ambrogio sono due amici molto differenti: virtuoso militare il primo, affabile viveur il secondo. Anni dopo i due si ritroveranno a dover decidere del matrimonio del figlio del primo con la figlia del secondo.
Garbata commediola sentimentale in puro stile 1938, La mazurca (sic) di papà è l'opera seconda di Oreste Biancoli come regista, pochi mesi dopo Stasera alle undici (1937). Biancoli veniva da un buon apprendistato nel cinema come sceneggiatore ed effettivamente anche in questo caso appone la sua firma sul soggetto, in compagnia di Dino Falconi; la sceneggiatura è invece di Giacomo Debenedetti e Carlo Borghesio. Si tratta di un prodottino senza tante pretese, destinato a intrattenere il pubblico in sala per un'ora e mezza con una storia in odore di melodramma, ma dai toni decisamente leggeri e virata in maniera netta al lieto fine. Tra gli interpreti non si può non segnalare il doppio ruolo (padre e figlio) affidato a Vittorio De Sica; e ancora sono sul cartellone i nomi di Umberto Melnati, Elsa De Giorgi, Rossana Masi, Checco Rissone e Zoe Incrocci. Il ritmo è piuttosto spedito, i momenti musicali e musicati si susseguono senza risultare per questo invadenti; la sostanza è scarna, ma ricalca gli standard di questo tipo di opere dell'epoca. 3,5/10.
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