Regia di Wim Wenders vedi scheda film
Non mi ha convinto del tutto questo "fake thriller" alla Antonioni. Mi ha ricordato "Professione Reporter" del Maestro italiano, e ho intravisto anche qualche punto di contatto con la New Hollywood (la sequenza della metro di Parigi pare uscita dal "Braccio Violento della Legge"). Se l'obiettivo era quello di osservare con occhi "europei" un certo immaginario USA (tipica ossessione di Wenders), il risultato è apprezzabile; se invece si voleva riflettere sul tema della crisi di identità, allora è un naufragio bello e buono. Un film arido, purtroppo, nonostante qualche suggestivo germoglio di poesia visiva.
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