Regia di Robert Sarkies vedi scheda film
Produzione neozelandese a budget ridotto, diretta dall'esordiente Robert Sarkies (pluripremiato per i suoi cortometraggi e qui anche sceneggiatore insieme al fratello Duncan) ed ambientata tra gli studenti (detti in gergo scarfies per via delle sciarpe gialle e blu della divisa accademica che indossano) dell'ateneo più meridionale del mondo, l'Otago University di Dunedin (città natale degli autori, tra l'altro): cinque di questi, alla ricerca di un alloggio economico, si trasferiscono in una casa apparentemente abbandonata, dove scoprono, in cantina, una coltivazione di marijuana. Ma i ragazzi, contagiati dall'euforia, non prevedono che il "legittimo" proprietario, ignaro di di ritrovarsi in casa il gruppo di amici, torni a reclamare il suo prezioso carico, e quando, puntualmente, ciò si verifica, si innescano una survoltata spirale di violenza e un drammatico gioco al massacro dalle imprevedibili conseguenze. Felicemente sospesa tra commedia, farsa e thriller con venature horror, con qualche sapida notazione di costume e momenti più brillanti, è un'operina arguta e divertente, che sposa l'estetica pulp sfruttando con sapienza ed inventiva, pur senza particolari sussulti, l'impianto teatrale della messinscena, deragliando dai binari del teen movie per tingersi di nero con un crescendo della tensione emotiva di efficace impatto drammaturgico. Eccellente la colonna sonora indie-rock, con i gruppi del Dunedin Sound anni Ottanta: Headless Chickens, 3Ds, The Clean (che appaiono in un breve cameo), Bike, Shayne Carter & Peter Jeffries, The Verlaines e altri.
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