Regia di Marion Vernoux vedi scheda film
Voto 8. Un canovaccio sfruttato mille volte, ma reso avvincente grazie alla bravura degli interpreti e al ritmo della narrazione. La trama: un uomo e una donna si incontrano casualmente in un supermercato. Sono entrambi sposati ed entrambi disoccupati. Non avendo nulla da fare, cominciano a frequentarsi. Solo dopo mesi (e ad un’ora dall’inizio del film), arriva, quasi per caso, il primo bacio. L’amicizia si è trasformata in un amore clandestino, imprevedibile, spensierato. Poi, però, l’uomo ritrova un lavoro. E’ la fine: ad unire i due personaggi era stata proprio la loro condizione di disoccupati. Tutt’altro che una storia di corna, quindi. Valeria Bruni Tedeschi recita bene, come sempre e sempre nello stesso modo. Le sue espressioni, il suo modo di parlare, i suoi gesti sono sempre indovinati e sono sempre gli stessi, in tutti i film in cui ha recitato. Se lo può permettere e lo sa imporre. Mi viene in mente che questa caratteristica appartiene ad un altro grande del cinema francese: Jean-Pierre Léaud. Bravo anche Sergi Lopez, nel ruolo del marito ignaro e tradito, con il suo gradevole accento spagnolo. La regista è una donna e si nota.
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