Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Un film italiano 'al passo con i tempi': ambientato ai giorni nostri, su tematiche importanti come la 'tratta di schiave' dall'est Europa, dalla trama complessa, ma efficace e verosimile, che non affonda nelle solite banalità. Scritto e diretto da Tornatore, questo La sconosciuta è altrettanto interessante come parabola sull'eterno ritorno del passato: il fatto che la protagonista sia 'sconosciuta', cioè che non dia più di tante informazioni sul suo passato, apre già uno squarcio su un mondo fatto di omertà, segreti, relazioni contrastanti e pericolose (attenzione: che è quello dello schiavismo e dello sfruttamento degli uteri e della prostituzione quanto quello del mercato nero delle badanti dell'est). Inoltre, procedendo nella narrazione ed andando incontro a sempre maggiori dettagli su questo orribile passato tenuto segreto, si affonda nel torbido e nello squallore di una storia che, per la sua natura e gli sviluppi che ha preso, non può che essere accantonata per farsi dimenticare il più presto possibile. Impresa decisamente ardua. Qualche dialogo da fiction (soprattutto le battute 'adulte' messe in bocca alla bambina) saltuariamente rovina l'atmosfera grave e cupa creata da Tornatore; bravi gli interpreti.
Irena viene dall'est Europa e trova lavoro come colf in casa Adacher, in una città del nord est. Bada anche Tea, la bambina di casa, con moltissima cura: la Adacher però ben presto capisce che Irena è la vera madre di Tea, segretamente adottata dalla famiglia, e caccia la colf. Ma la donna viene trovata assassinata e la polizia indaga su Irena: le sorprese non sono ancora finite.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta