Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
In questo film l'impianto del giallo prevale sul tessuto drammatico. Di consequenza il doppio tema della maternità negata (la sterilità che costringe all'adozione da un lato, e l'abbandono forzato nel mondo della prostituzione, dall'altro) si perde, in parte, nel complesso intreccio narrativo. A questo effetto contribuiscono anche le personalità un po' appannate delle due protagoniste femminili (un po' troppo impacciata l'italiana, un po' troppo cinica la straniera). Inverosimile l'ambientazione in un'immaginaria cittadina di provincia del nord-est: quei palazzoni asburgici non possono che trovarsi in una grande città come Trieste.
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