Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
“La sconosciuta” è senz'altro il migliore film del regista siciliano (vabbé, diciamo la verità: non ci voleva molto!).
Il film potrebbe essere definito come un thriller psicologico se questa definzione non richiamasse alla memoria altre pellicole da titoli come “Analisi finale”o “Don't say a word”! Ora, Tornatore sarà pure un facilone, non certo un grande esempio di spessore, ma “La sconosciuta” sta su un altro livello!
La storia narra di Irena, giovane donna ucraina arrivata nel nostro paese e del suo misterioso passato.
Irena (la strepitosa Xenia Rappoport) è sempre in primo piano, presente in tutte le scene del film.
La vediamo camminare a grandi passi per la città oppure scendere velocemente le scale del palazzo in cui abita. Specialmente vediamo il suo viso, un viso particolarissimo, sul quale passano emozioni contrastanti. Ora è aperto, dolce e sensibile e l'attimo dopo si fa duro, spigoloso, inaccessibile.
Seguiamo con tensione ogni suo movimento, ogni parola che potrebbe rivelarci qualcosa di più, qualcosa che potrebbe farci capire ciò che non è subito evidente.
Mi fermo qui, con queste poche parole intorno al personaggio di Irena perché non voglio rivelare nulla di un film che è tutto incentrato sul mistero. Ma in fondo, scrivere di lei equivale a scrivere di quel mistero perché è qualcosa dentro di lei.
E' la sua figura, che solo ad uno sguardo superficiale risulta anonima, che conferisce un'atmosfera un po' sinistra e un po' straziante al film, i personaggi, le strade, le case, i giardini, il cielo...
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