Regia di Steven Shainberg vedi scheda film
Sarà stata pure immaginaria, la biografia dell'Arbus, ma qui abbiamo anche un regista che s'è immaginato di fare cinema.
Sintesi eccentrica ed accavallata di Elephant man, Un lupo mannaro americano a Londra e Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie, Fur si aggira abulicamente strizzando l'occhio ai peggiori Lynch e Kubrick e sfracellandoci gli attributi per buona parte della pellicola.
L'Arbus ne esce derelitta e mattocchia, la Kidman strizza l'occhio a tutti i suoi precedenti stereotipi, sguazzando ormai nel suo personaggio copyright tra l'ebete ed il sognante che riclonerà imperterrita vita natural durante (in Carnage sarebbe stata l’ideale contraltare della schizzata Foster… chissà com’è non c’hanno pensato…)
Abbiamo infine anche il Downey jr ai livelli più bassi post tunnel della tossicodipendenza (secondo me, co’ stò film, ha seriamente rischiato di rimboccarlo, il tunnel… )
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