Regia di Helmut Käutner vedi scheda film
Un interessante dramma di un regista tedesco che meriterebbe di essere più conosciuto in Italia. La storia è quella di una coppia, ma la vera protagonista è lei, molto ben interpretata da Marianne Hoppe. L'attrice riesce a dare molte sfumature al suo complesso personaggio. E' una delle tante donne che si innamorano dell'uomo sbagliato, dell'uomo cioè che non le renderà mai felici, e accettano quasi senza fiatare umiliazioni e privazioni assortite. Nonostante infatti veda fin da subito che lui è un tipo inaffidabile (per lasciarla con un biglietto dopo una notte d'amore...), prosegue la relazione fino a restare incinta e al matrimonio. Lui è uno come ce ne sono tanti: volitivo, impulsivo, ma anche incostante e incapace di condurre una vita regolare. Così come ha voluto lei non appena l'ha vista per un istante, così non disdegna la compagnia di altre donne nei suoi numerosi e lunghissimi viaggi di lavoro. Anzi, più che una necessità, essi sono uno sfogo alla sua inquietudine e incapacità di stare fermo. Verso la fine compare nella sua persona un barlume di maturazione e di pentimento, che però il finale aperto lascia quanto mai nell'incertezza. La speranza che la protagonista possa trovare un po' di felicità con quel marito è quanto mai flebile.
E' un film interessante, che offre un buon ritratto di una zoppicante relazione amorosa e numerosi spunti di riflessione.
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