Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Virzì mette su un gran bel cast per questo inatteso film in costume. Anche se è un '800 alla Virzì; il regista livornese riesce ad adattare l'epoca rappresentata al suo modo di fare cinema (il quadretto familiare toscano) e all'attualità (anche se il riferimento a B anzichè ad N sta tutto in un paio di frasi maliziose). In realtà questa è una bella riflessione sul potere in generale, e sarebbe davvero riduttivo dire che Virzì ha parlato di Berlusconi fingendo di raccontare l'esilio napoleonico...a proposito; se ora è all'Isola d'Elba, io aspetto pazientemente la definitiva Sant'Elena.
Gli attori: Germano è davvero bravo, una speranza per il cinema italiano. Autueil sorprendente; che fosse un ottimo interprete già si sapeva, ma come Napoleone non me l'aspettavo proprio se non fosse che per motivi di passaporto.
Mastrandrea si "toscanizza" piuttosto bene, la Impacciatore è una zitella graziosa che però giustamente non risulta appariscente, Ceccherini mostra il suo lato più "romantico" pur non rinunciando al suo personaggio, la Bellucci è autoironica ed anche la Inaudi gioca bene col ruolo della servetta popolana e segretamente innamorata. Potere, nobili ideali, coerenza, carisma...l'ultimo film di Virzì è tutto questo. Se proprio bisogna trovare un difetto, qualche passaggio narrativo è un po' scontato. Ma nel complesso, come altre opere del regista toscano, un film leggero e non banale.
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