Isola d'Elba, 1814: il popolo e i nobili locali accolgono con entusiasmo Napoleone al confino. Ma il giovane maestro Martino Papucci, idealista e libertario, architetta di uccidere il tiranno, responsabile ai suoi occhi di aver tradito la rivoluzione...
Note
Virzì pensa a Berlusconi (sospetto confermato da due battute inconfondibili: "Mi consenta" e "Miracolo elbano") e al capitalismo che si è mangiato il '68. Il regista livornese compie un interessante tentativo: contaminare la classica commedia all'italiana in costume alla Gigi Magni con il cinema impegnato dei fratelli Taviani. Tra i comprimari, Massimo Ceccherini è una spanna sopra tutti.
Non curandosi della storia e neppure (troppo) del bel libro di Ernesto Ferrero da cui la sceneggiatura è tratta, Virzì ribadisce la sua capacità di costruire solide commedie che sanno divertire .
Virzì, con la solita intelligenza e leggerezza che contraddistingue tutte le sue pellicole, mette in scena una metafora del potere, delle sue capacità annebbiatrici ed ammaliatrici e di come sia terribilmente difficile resistergli e non lasciarsi irretire.
Girato impeccabilmente, tanto che non sembra nemmeno un film italiano, solido nella sceneggiatura, ancora una rarità per il panorama cinematografico del Bel Paese, è un film ironico e divertente. Consigliato.
un pasticcio con momenti godibili, almeno è serio su un napoleone invecchiato e pieno di rimorsi in contraltare un giovane pieno di vita e rivoluzionario. si può vedere in fondo.
Virzì nonostante il costume, rimano un regista: fresco, dinamico, schietto. ceccherino non solo simpatico anzi… germano da non credere, tuttto il resto pura accademia. comuque grazie VIRZì!!!
Il film più politico di Paolo Virzì, dove la storia dell'esilio di Napoleone all'isola d'Elba è solo un pretesto per raccontare il carattere dell'italiano che si fa periodicamente affascinare dal "super uomo" di turno, quello che con un batter di ciglia riesce a risolvere tutti i mali.Non importa cosa ha fatto di indegno, non importa se utilizza le persone a suo piacimento,… leggi tutto
Un lavoro del tutto atipico per Virzì, per una volta non impegnato direttamente nel sociale e nel contemporaneo, ma che ad ogni modo suggerisce in maniera sottile un parallelo fra le vicende del 1814 e quelle non solo dei nostri giorni, ma di qualsiasi epoca: il tirannicidio non è certo invenzione dell'Ottocento, nè è mai passato di moda e le vicende qui rappresentate… leggi tutto
Ei fu: Corsica, Austerlitz, Elba, Waterloo, Sant’Elena. Queste “riflessioni montate rapsodicamente” che vanno a costituire sjöberghianamente il terzo e il più breve dei comunque non…
Non curandosi di proposito della storia e neppure (troppo) del bel libro di Ernesto Ferrero da cui la sceneggiatura è tratta, Virzì ribadisce la sua capacità di costruire solide commedie che sanno divertire ma al momento giusto pure commuovere. Certo, per qusta via si perde il complesso rapporto tra l’imperatore (Daniel Auteuil) e l’aspirante regicida…
Film irriverente e quasi grottesco, di chiara impronta toscana, immaginato nel periodo di Napoleone all'Elba.
La cosa migliore sono le musiche (d'epoca), i costumi e le ambientazioni, ma con questo non voglio certo denigrarlo. Può anche risultare gradevole, a non volerlo prendere troppo sul serio: Napoleone a cui prendono scrupoli e rimorsi di coscienza, e di cui viene mostrato un cuore…
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Commenti (16) vedi tutti
Noioso, purtroppo, perché spreca un'ottima ricostruzione storica e un cast di alto livello (da cui Virzì cava il meglio). Voto: 2 stelle (2023)
commento di robynestaHo tentato non una, non due, ma ben TRE volte di vederlo (oltretutto, Virzi' mi piace), ma non appena entra in scena la Einaudi... stoppo! Voto: 4.
commento di Roberto MorottiNon curandosi della storia e neppure (troppo) del bel libro di Ernesto Ferrero da cui la sceneggiatura è tratta, Virzì ribadisce la sua capacità di costruire solide commedie che sanno divertire .
leggi la recensione completa di catcarloVirzì, con la solita intelligenza e leggerezza che contraddistingue tutte le sue pellicole, mette in scena una metafora del potere, delle sue capacità annebbiatrici ed ammaliatrici e di come sia terribilmente difficile resistergli e non lasciarsi irretire.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiUn film italiano che, oltre a far pensare, avvince e diverte.
commento di faumesFilm molto simpatico, ti ispira curiosità fin dal primo minuto. Molto belle le ambientazioni.
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Carino e divertente
commento di dariocNon è uno dei migliori film di Virzì. Diciamo che si lascia vedere.
commento di Artemisia1593Girato impeccabilmente, tanto che non sembra nemmeno un film italiano, solido nella sceneggiatura, ancora una rarità per il panorama cinematografico del Bel Paese, è un film ironico e divertente. Consigliato.
commento di Totororesurrectionun pasticcio con momenti godibili, almeno è serio su un napoleone invecchiato e pieno di rimorsi in contraltare un giovane pieno di vita e rivoluzionario. si può vedere in fondo.
commento di sir7/10
commento di alex77questa volta virzi' strappa la sufficienza…ma resta secondo me uno dei registi piu' sopravvalutati che ci siano in circolazione!!!
commento di willow77Virzì nonostante il costume, rimano un regista: fresco, dinamico, schietto. ceccherino non solo simpatico anzi… germano da non credere, tuttto il resto pura accademia. comuque grazie VIRZì!!!
commento di rafangy2000Commedia piacevole; bravi gli attori, anche quelli con ruoli minori, che risultano ben caratterizzati. Da vedere.
commento di lcompaFilm non memorabile ma gradevole e piacevole. Da Virzi' pero' mi aspetto molto di piu'. Bravi gli attori. Non e' che ci sia molto altro da dire.
commento di mc 5