Regia di Gil Kenan vedi scheda film
L’animazione di Gil Kenan non serve a stilizzare o trasformare la realtà ad uso dello sguardo infantile; è invece una tecnica puntigliosa e appassionata che dona una luminosità fantastica al dettaglio, alla sfumatura, allo svolazzo della fantasia. Tutti gli elementi della storia – persone, animali, cose e paesaggi – devono diventare protagonisti attivi, contraddistinti da un’espressività istrionica ma rigorosamente naturale, in cui la caricatura è solo una geniale armonia di accordi e dissonanze. Il realismo incontra così l’effetto speciale in un avvincente mix di horror, fantascienza ed ironia, tenuti insieme dal collante del gioco, ossia da quella spregiudicata attività umana che crede all’incredibile e ama scommettere sull’improbabile. La congettura, la paura, il sospetto sono i meandri chiaroscuri attraverso i quali si sviluppa la semplice storia di “Monster House”: un’avventura casalinga, dentro cui si spalancano, però, le viscere del sentimento e gli abissi del mistero.
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