Regia di Dario Argento vedi scheda film
Difficile dare un giudizio netto, diciamo che stiamo comunque sul basso. Lo spunto narrativo ha un suo fascino, che unisce gotico, alchimia, magia e inferi, ma lo sviluppo già del soggetto, per non dire della sceneggiatura è un concatenarsi di visioni senza filo logico. Tutti sono attratti dal libro Le tre madri, un testo così antico e rilevatore che lo trovi in triplice copia nel negozio di un antiquario e in bella vista sullo scaffale di una moderna biblioteca, nei cui sotterranei, vai a capire come, alberga un sinistro chimico tra crogioli, alambicchi e ribollir di pozioni. Tutti vogliono approfondire ma senza un perché, per pura curiosità; insomma manca una parte del conflitto, a parte il protagonista maschile, che indaga sulla scomparsa della sorella e di cui a un certo punti immagini un flirt con la morte, sulle note del Va pensiero, ma la cosa finisce lì, con un languido sguardo dal finestrino di un'auto di passaggio. In tutto questo alcune visioni sono effettivamente d'impatto e un po' ti scoccia, perché si pensa che forse poteva venir fuori qualcosa di bello, nell'eterna e impari lotta tra l'uomo e la sua ineluttabile finitezza. Sarei curioso di vederne un remake hollywoodiano, con una storia più solida ma con la supervisione artistica di Argento, a non perderne l'intrigante aroma dell'originale.
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