Regia di Dario Argento vedi scheda film
Suggestivo, ma sconclusionato.
Seconda di una serie di incursioni nell'horror di Dario Argento, eccellente regista di thriller. Il risultato è uno stravagante mix di immagini e sequenze molto suggestive e raffinate, ma scollate tra loro e orfane di una vera e propria storia e di un filo conduttore ragionevole.Per gustarsi opere di questo genere è necessaria una sospensione della logica e non bisogna stare a razionalizzare troppo,cosi facendo si può apprezzare un film senza capo e senza coda, che si ispirerebbe ad una misteriosa storia delle tre madri degli inferi: Mater Suspiriorum, Mater Lacrimarum e Mater Tenebrarum.Lavoro dunque dal carattere visionario, gotico, estremo, da incubo onirico. Una discesa folle e allucinante nelle viscere di un inferno,dipinto a tinte forti e sanguigne, corredate da una suggestiva fotografia e musicate con un'appropriata e magnetica colonna sonora, per un'opera originale, dal forte impatto visivo,ma disorganizzata e contorta,dal tono barocco e gotico.
Argento, nasce come erede di Hitchcock,del quale era profondo ammiratore e seguace.I suoi primi gialli ricalcano,con le dovute proporzioni, in qualche modo, lo stile del geniale regista americano,poi però ha voluto imboccare anche la strada del cinema horror,girando opere non sempre riuscite,basti pensare alla "terza madre" assolutamente inguardabile.Probabilmente la sua fantasia sfrenata, aveva bisogno di questo ulteriore "canale" per potersi esprimere più liberamente e compiutamente.
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