Regia di Dario Argento vedi scheda film
Il secondo film della “trilogia delle madri”, non è intenso quanto Suspiria ma è molto più bello (ma tanto non potrebbe essere altrimenti) di La terza madre; richiama comunque il cinema migliore di Argento che si riconosce dalle inquadrature, da alcune sequenze, dalla fotografia e dalle musiche. La trama è ben scritta e quindi scorrevole anche se, in alcune scene, l'attenzione vacilla, ci pensano gli ottimi dialoghi a riacciuffare l'attenzione dello spettatore. A differenza di altre sue pellicole, qui non c'è un assassino da scovare ma solo una strega da scoprire di cui però già si conosce la perfidia e l'origine antica. In alcune scene sembra di vedere un misto tra Hitchcock e Kubrick e non credo che questo sia un paragone azzardato ma consono alla sensazione che suscita la visione di alcune sequenze; peccato siano solo sporadici stralci di ottimo cinema. Tutto sommato una più che buona pellicola di quel buon cinema che il maestro dell'horror ha saputo rappresentare.
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