Regia di Dario Argento vedi scheda film
“Inferno” il secondo capitolo della trilogia delle tre madri lo critico in negativo come un vero inferno di mediocrità. Questo dovuto esclusivamente alla svogliatezza del regista che vira a Ovest, (strizzando l'occhio al nuovo mondo), in direzione di una presunta confort zone; perchè al fine perfettamente conscio dei riscontri più che positivi sia dalla parte critica. Che da l'altra, cioè del successo ottenuto e, infine, dai ″tintinnanti″ del precedente lavoro. Insomma per farla breve questo film è un fottuto clone di "Suspiria" con la variante di una diversa location. Se da un punto di vista ho finito, anche questa volta, di apprezzare non poco la colarata e lugubre quanto maldestramente copiata scenografia. Vi dice niente un certo Mario? Non posso assolutamente sorvolare su tutto il resto. La storia è pessima, con un finale scandaloso quanto inguardabile. Come può un regista così riconosciuto presentarci un'opera così svogliata? New York, Rose una graziosa ragazza (Irene Miracle) incuriosita dai fatti narrati in un libro dove una forza malefica si è impossessata del palazzo in cui abita, decide di fare un sopralluogo nei sotterranei... Ma quando il fratello Mark viene a conoscenza della storia raccontata dalla sorella tramite una lettera speditagli, preoccupato vola a New York con in testa un brutto presentimento... E quanti più segreti l'uomo porta alla luce, tanto più la ricerca della verità si fa mortale. Ritroviamo ancora una volta Alida Valli nelle identiche sembianze immedesimata nel solito ruolo del precedente film, con in aggiunta una recitazione fotocopia dell'altra. Una bellissima Eleonora Giorgi "sfruttata" poco e male ingrediente non primario di un minestrone riscaldato. Finale scandaloso ma questo l'avevo già detto. “Inferno” una vera cacchina di film e purtroppo in futuro il Darione a parte qualche colpo di lucidità ne confezionerà a chili, di cacchina...
Voto: 2-3/10
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