La recensione più votata è negativa
Un giovane laureato deve affrontare la naia, dove ne subisce di tutti i colori, dai pesanti scherzi dei "nonni", alle angherie dei suoi superiori. Divenuto amico di un violento e dispotico capitano, diventerà in seguito anche l'amante della moglie del superiore gerarchico. Marco Bellocchio dirige un film sulla vita militare, senza riuscire a discostarsi dagli stereotipi del… leggi tutto
La recensione più votata delle sufficienti
Se Nel nome del padre, La cina è vicina e soprattutto I pugni in tasca avevano chiarito le intenzioni 'dissacratorie' di Bellocchio nei confronti dell'istituzione famigliare, ecco che con questa Marcia trionfale - titolo già di per sè sarcastico, poichè di trionfale c'è ben poco in questa storia - il regista piacentino punta diretto allo smantellamento del… leggi tutto
La recensione più votata delle positive
Emozionante pamphlet sinistrorso sulla vita militare in caserma negli anni '70 della sovversione tutta intorno a queste ultime, e di quando ovviamente la leva era obbligatoria. Urlato, febbrile e virulentemente sopra le righe ma anche dal gran ritmo narrativo come erano i migliori Bellocchio, a tesi e con ampie concessioni -e prestiti- da servizio di Playmen e film per adulti del tempo, con la… leggi tutto
Recensione
Emozionante pamphlet sinistrorso sulla vita militare in caserma negli anni '70 della sovversione tutta intorno a queste ultime, e di quando ovviamente la leva era obbligatoria. Urlato, febbrile e virulentemente sopra le righe ma anche dal gran ritmo narrativo come erano i migliori Bellocchio, a tesi e con ampie concessioni -e prestiti- da servizio di Playmen e film per adulti del tempo, con la…
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Un giovane laureato deve affrontare la naia, dove ne subisce di tutti i colori, dai pesanti scherzi dei "nonni", alle angherie dei suoi superiori. Divenuto amico di un violento e dispotico capitano, diventerà in seguito anche l'amante della moglie del superiore gerarchico. Marco Bellocchio dirige un film sulla vita militare, senza riuscire a discostarsi dagli stereotipi del…
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La prima parte ci mostra la vita di caserma, la seconda la vita privata e sessuale dei soldati e degli ufficiali, mostrandoci come la prima abbia dei riflessi sulla seconda. La prima parte è assai brutale e rappresenta la vita del soldato nei suoi aspetti più duri (i superiori aguzzini e sadici, gli scherzi dei compagni ecc.) e come le istituzioni di un paese (anche se definito democratico)…
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Vietato ai minori di 18 anni e sequestrato alla sua uscita,faceva quel che negli Stati Uniti ad esempio già da molti anni era praticabile:mostrare vergogne e meschinerie nell'ambito di un'istituzione qui considerata sacra,come l'Esercito."Marcia trionfale" di Marco Bellocchio è,come molto altro cinema del regista emiliano,un'analisi impietosa ed insieme un attacco fatto con intelligenza a…
leggi tuttoI canti del lavoro
Non male l’idea: per festeggiare i 150 anni dell’unità nazionale far cantare i Canti del Lavoro... Già poco conosciuti, ormai obsoleti... Tra quelli delle mondine, notissimo è: …
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Se Nel nome del padre, La cina è vicina e soprattutto I pugni in tasca avevano chiarito le intenzioni 'dissacratorie' di Bellocchio nei confronti dell'istituzione famigliare, ecco che con questa Marcia trionfale - titolo già di per sè sarcastico, poichè di trionfale c'è ben poco in questa storia - il regista piacentino punta diretto allo smantellamento del…
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Dopo la famiglia, la politica, la religione, la libertà di stampa e la sanità, il cinema di civile sdegno anti-borghese di Marco Bellocchio affronta l'universo delle istituzioni militari con il consueto furore polemico: anche troppo, si dirà, per via di alcune cadute di stile e qualche eccesso di veemente isterismo, ma pur sempre con una lucidità d'analisi…
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Opera che mira a smantellare l’autorità dell’istituzione militare, la cui disciplina - un coacervo di frustrazioni, machismo e nonnismo - induce a paradossi morali piuttosto che a imprimere svolte esistenziali significative, e tanto meno può configurarsi in una politica assennata. Pecato Bellocchio, piuttosto che affrontare il mare magno delle ambiguità, costeggi…
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Forse non il miglior Bellocchio ma un film da vedere assolutamente perchè è un raro esempio di critica feroce della misoginia e violenza della mentalità diffusa tra i militari del nostro esercito,quello italiano.Mentre i film denuncia di questo tipo si sprecano negli Stati Uniti,qui da noi è ancora un tabù.E questo film è del 1976!
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Con un inizio scioccante, che paragonerei alla rapatura di "Full Metal Jacket", si viene immersi in un universo a parte, con le proprie regole e i propri rituali, che è quello della naia, oggi fortunatamente sospesa. E Bellocchio ci fa assistere al romanzo di formazione alla rovescia del soldatino Paolo Passeri (Placido), laureato del sud, che intravede nella carriera militare un…
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Una scandalo forte, quando in Italia si toccano le forza armate, e certa critica addirittura mise in forse la veridicità di certa vita di caserma, ma forse certa critica non ha fatto il servizio militare; niente di fantasia viene rappresentato, ma tutta vita di caserma e chi ha fatto il militare lo può ben dire. Bellocchio affronta un cinema di denuncia in maniera determinata e ben fatta, con…
leggi tuttoTradimenti
Materia oscura per eccellenza, deviazione dall'altro. Il tradimento è maschera, è vigliaccheria, è doppiezza. E spesso, quanto più è atroce, tanto più è spettacolare. Proviamo allora a metterli in fila tutti…
leggi tuttoMai visti in TV
Censurati, ostracizzati, ignorati, visti poco e male. Una lista di film che non sono mai stati trasmessi da nessuna rete televisiva (almeno per ora).
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Un film particolare sulla vita estenuante e rude della caserma, tra nonnismo e crescita individuale (il personaggio del bravo Placido, Paolo Passeri) grazie alla presenza "paterna-padronale" del comandante Asciutto (un bravo Franco Nero), geloso e violento con la moglie (Miou-Miou) e prima dispotico, poi amico dello stesso Passeri. Ma si crea una situazione ambigua e di tradimento che finirà…
leggi tuttoAMORE E RABBIA
Sette prove, sette dure metafore della "rivoluzione".
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