22 dicembre 2005: Piscoci, un vecchio pensionato, si prepara a passare un altro Natale da solo. Manescu, insegnante di storia, non vuole utilizzare tutto il suo stipendio per pagare i debiti. Jderescu, proprietario della stazione Tv locale, non sembra molto interessato alle vacanze: con l'aiuto di Piscoci e Manescu, vuole trovare la risposta a una domanda che lo assilla da sedici anni...
Note
Una commedia, certo, con alcuni momenti francamente divertenti: ma di una malinconia che finisce per disorientare. Non occorre essere rumeni per percepirne l'importanza, quando anche in Italia rispetto al passato (recente o meno) si dice e si scrive tutto e il contrario di tutto.
sceneggiatura lucida e ottimi interpreti per un film solo apparentemente "sgangherato", ma dalla regia solida.
piacevolemente sbilanciato sugli estremi nel suo continuo ondeggiare tra il serio e il faceto.
da non perdere.
Dove eravate quando c'e' stata la rivoluzione ?…e soprattutto… c'e' davvero stata la rivoluzione ? Amaro e ironico film che giusto per non smentirsi lascia con l'amaro in bocca. Voto 7
filmetto piuttosto particolare.. situazioni davvero allucinanti.. un velo di tristezza e di malinconia.. bello il montaggio a ritroso. simpaticissimo il nonnetto che ci regala qualche sana risata!
Emanoil Piscoci (Mircea Andreescu) è un anziano vedovo che un tempo si travestiva da Babbo Natale. Tiberiu Manesco (Ion Sapdaru), invece, è un professore di storia dedito all'alcol e oberato di debiti. Virgil Jderescu (Teodor Corban), infine, è il proprietario della locale stazione televisiva. E' il 22 di dicembre e i tre si accingono a trascorrere il natale ognuno a modo… leggi tutto
Curiosa e stravagante opera di Corneliu Porumboiu, che tratteggia un disincantato e surreale ritratto del suo paese - la Romania - a sedici anni dalla caduta del regime di Ceausescu. I toni sono allegri ma velati da una certa malinconia di fondo, la regia scarna, fatta di macchina fissa e montaggio interno delle singole scene, con prima la presentazione dei tre eccentrici personaggi - un docente… leggi tutto
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
C'è stato un periodo, negli anni '70, in cui lo sceneggiatore più pagato e ricercato a Hollywood era un surfista con allure da boscaiolo che avrebbe voluto andare a combattere in Vietnam (sogno infranto…
Curiosa e stravagante opera di Corneliu Porumboiu, che tratteggia un disincantato e surreale ritratto del suo paese - la Romania - a sedici anni dalla caduta del regime di Ceausescu. I toni sono allegri ma velati da una certa malinconia di fondo, la regia scarna, fatta di macchina fissa e montaggio interno delle singole scene, con prima la presentazione dei tre eccentrici personaggi - un docente…
A est di Bucarest ci sono città come Costanza, Tulcea, Craiova o Galati, che potrebbero essere il luogo d'ambientazione per questa sorta di psicodramma collettivo, in occasione del sedicesimo anniversario della cosiddetta Rivoluzione rumena del 1989. Il sommovimento che portò all'uccisione di Nicolae Ceausescu sorse a Timisoara, all'estremo ovest del paese, e si propagò verso est,…
Piccola commedia del nuovo cinema rumeno (che è molto interessante, altro che il nostro), premiata a Cannes, nel 2006. La prima parte è, sinceramente, noiosa, ma la seconda, con la trasmissione televisiva, acquista vivacità e simpatia. Una riflessione sul passato, sulla rivoluzione del 1989, fra malinconìa e lampioni sghembi.
Emanoil Piscoci (Mircea Andreescu) è un anziano vedovo che un tempo si travestiva da Babbo Natale. Tiberiu Manesco (Ion Sapdaru), invece, è un professore di storia dedito all'alcol e oberato di debiti. Virgil Jderescu (Teodor Corban), infine, è il proprietario della locale stazione televisiva. E' il 22 di dicembre e i tre si accingono a trascorrere il natale ognuno a modo…
Prima parte un po' noiosa: inquadrature fisse che raramente oltrepassano un composto manierismo e macchinosa presentazione dei personaggi. Poi il film prende quota nella seconda parte, praticamente la diretta integrale di una trasmissione TV, una delle sequenze più radicali e insieme più surreali del cinema contemporaneo: il punto di vista è quello (distratto e, in tutti i…
Scene di ordinaria quotidianità post-rivoluzionaria. In Romania, a sedici anni dalla fine di Ceausescu, con l'animosità verso il tiranno sembra essersi spento anche l'entusiasmo per la vita. Adesso che il luminoso avvenire di allora è diventato il passato mediocre di un presente faticoso e incerto, il paese, modernizzato senza convinzione, stenta a recuperare la propria…
Un film a suo modo geniale. Una delle commedie più divertenti degli ultimi anni, anche se si tratta di umorismo nero.... Mi ha colpito soprattutto per lo sguardo lucido e spietato del regista verso la cultura popolare (e populista) di chi dopo il crollo del muro ha dovuto giocoforza reinventarsi per stare al mondo.
Camera d'oro a Cannes 2006, per questa commedia romena dell'esordiente Porumboiu. Il regista, con i pochi mezzi a disposizione, ma con buoni attori ad aiutarlo, cerca di far luce sulla memoria di un paese, riguardo alla rivoluzione di 17 anni prima. Ne esce un film senza dubbio originale e impegnativo, in quanto nella memoria nazionale e collettiva di un paese non è mai completamente…
Il cinema ha fatto a pezzi la tv, evidenziandone gli aspetti critici, svelando retroscena e manipolazioni, descrivendo la vita di redazione e la nascita delle notizie (vere e false). Dalla vita in diretta di Truman…
Interessante film rumeno che cerca di scavare nei fatidici avvenimenti del 1989, che videro la caduta del regime comunista di Caeusescu. Interessante è anche lo stile: la macchina da presa - tranne che poi nelle scene alla TV (ma viene criticato il cameraman inesperto) - è sempre fissa, a mezzo campo, e senza zoom. Il tema del film, come della trasmissione televisiva di cui si narra, è…
Una analisi su un periodo a distanza di anni, ma che ancora si fa sentire forte; la storia si giudica e si commenta male a distanza ravvicinata. Era il caso di fare una trasmissione televisiva??
Tutto questo per dire quanto gli avvenimenti vengono accettati o meno, e quando la storia viene prevaricata dagli egoiosmi personali.
Una riflessione che attraverso il filtro del sorriso, ci fa…
Si parla di rivoluzione come della gita al mare, tra persone che non saprebbero nemmeno immaginare di nascondere la propria umanità. Forse invece si parla di persone che la nascondono. Anzi, a dire il vero si parla poco e male, ed il risultato è piacevole. Il contorno di situazioni che ammiccano alla Felicità con la sensazione che, lì ed ora, sia davvero irraggiungibile, poteva essere più…
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Commenti (5) vedi tutti
sceneggiatura lucida e ottimi interpreti per un film solo apparentemente "sgangherato", ma dalla regia solida. piacevolemente sbilanciato sugli estremi nel suo continuo ondeggiare tra il serio e il faceto. da non perdere.
commento di giovenostaVoto 6. [19.03.2010]
commento di PPDove eravate quando c'e' stata la rivoluzione ?…e soprattutto… c'e' davvero stata la rivoluzione ? Amaro e ironico film che giusto per non smentirsi lascia con l'amaro in bocca. Voto 7
commento di jeffwinefilmetto piuttosto particolare.. situazioni davvero allucinanti.. un velo di tristezza e di malinconia.. bello il montaggio a ritroso. simpaticissimo il nonnetto che ci regala qualche sana risata!
commento di columbiatristarDivertente e dissacrante, molto valido nella seconda parte. Un piccolo gioello che merita di essere visto. CONSIGLIATISSIMO!
commento di lucapirosca