Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
E' qualunquismo riconoscere che la vita è fatta di chiaroscuri, che spesso nelle vicende umane, anche in quelle che sembrano paradigmi, in realtà non ci possono essere vincitori e vinti, ma solo perdenti ? Se è così , allora Chabrol in questo film è qualunquista davvero, ma l'aggettivo mai fu più improprio.... La condizione umana è la stessa da entrambi i lati della barricata, ci dice il regista, la fragilità è condizione comune per chi giudica e chi viene giudicato, e l'implacabilità -a detrimento della comprensione- ci rende aridi e soli. Qual'è dunque la vera condanna ?
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