Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Una donna-giudice intransigente e severa che per la sua professione trascura gli affetti familiari. Una sete di giustizia che ha più l’aspetto della pura ambizione. Il film però risulta freddo, distaccato, poco convincente e superficiale. I personaggi di contorno non hanno spessore. La Huppert sempre bravissima, è il perno, il centro di tutta la vicenda, forse troppo, al punto da mettere in ombra tutto il resto. Gelida ed efficiente, sguardo tagliente, perfetta interprete del cinema disincantato e cinico di Chabrol.
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