Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
La solita stratosferica Isabelle Huppert, in uno Chabrol affatto minore.
La commedia del potere Francia -Germania 2006 la trama: Il giudice Jeanne Charmant Killman viene designata ad investigare su un caso di appropriazione indebita di Michel Humeau un industriale molto in vista. La recensione: L’ivresse de pouvoir “l’ebbrezza del potere” è un buon film drammatico con venature da thriller della “bella coppia” Chabrol/Huppert attivi insieme fin dal 1978 “Violette Nozière” film indimenticabile presentato al festival di Cannes. Isabelle Huppert interpreta magistralmente il giudice Jeanne Charmant-Killman personaggio antipatico e saccente. L’attrice è bravissima e raggiunge il giusto equilibrio recitativo grazie alla sua esperienza e professionalità era facile cadere nel ridicolo, nella macchietta, con una parte del genere, lei riesce a creare un personaggio incisivo e soprattutto aderente alla realtà. Molto ben descritto da Chabrol il profilo psicologico e caratteriale del giudice, che arriva a trascurare il marito e la vita matrimoniale per approfondire navigando su internet i suoi compiti, si porta “il lavoro a casa”. L’esercizio del potere guasta tutti i corrotti, il giudice addetto alle indagini e i corruttori il malcapitato Michel Humeau, interpretato splendidamente dal bravo François Berléand attore veramente capace di rendere il ruolo del corruttore all’inizio sorpreso e basito per quello che gli succede, poi arrabbiato ed infastidito per l’abilità del giudice a scoprire “Il vaso di Pandora”. Claude Chabrol è un regista molto esperto nel descrivere il male delle persone, di andare oltre le apparenze, per far capire che l’orrore morale e materiale lo si trova soprattutto tra i ricchi e la borghesia, come in questo caso, un regista molto cinico e realista, anche in questo film lascia il suo segno indelebile ed asciutto, un cinema di sostanza, non un film per famiglie, si avvale di un’attrice superlativa, Isabelle Huppert, che è più brava adesso che non da giovane, la maturità ha giovato a questa donna piccola, ma ormai una delle icone mondiali per qualità e scelta di ruoli sempre più complessi, ma lei porta sempre a casa il risultato. La vita come un giallo pieno di sfumature, di piccoli particolari che fanno la differenza, di innocenti dalle mani sporche e di colpevoli immorali, un gioco sottile, uno scavo tra pubblico e privato, su sentimenti inariditi , che sfociano nel sadomasochismo puro, un’opera deliziosa, per palati fini, per chi come me ama il cinema francese, unico nel panorama mondiale a raggiungere queste vette. Voto 8 Interpreti e personaggi Isabelle Huppert: Jeanne Charmant-Killman François Berléand: Michel Humeau Patrick Bruel: Jacques Sibaud Marilyne Canto: Erika Robin Renucci: Philippe Charmant-Killman Thomas Chabrol: Félix Jean-François Balmer: Boldi Pierre Vernier: Procuratore Martino Jacques Boudet: Descarts Roger Dumas: René Lange Philippe Duclos: Jean-Baptiste Holéo
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