Regia di Michael Mann vedi scheda film
A distanza di vent'anni dall'affermazione della serie tv,lo stesso creatore,Michael Mann,che ne fece il trampolino di lancio per la ragguardevole carriera cinematografica che ne è seguita,torna a girare "Miami vice",cambiandone toni e stile narrativo:è tutto più cupo,la violenza,già presente nei telefilm,è di quelle feroci,e i delinquenti sono particolarmente efferati.Ambientato tra una Miami notturna e sovrastata da una coltre tempestosa di nuvole e un centro-sud America più luminoso e rumoroso,il film è una conferma del talento di Mann,che sa realizzare lungometraggi lunghi due ore e passa mettendoci non più di due-tre grandi scene d'azione,sfruttando appieno le tensioni all'interno delle dinamiche tra i personaggi,approfondendo non poco le personalità degli stessi.Si spara a bruciapelo,dopo attese sfiancanti,con sangue che spruzza sui muri vaporizzato dall'impatto delle pallottole,in "Miami vice"-film:contrassegnato da una colonna sonora stimolante e trascinante,come sempre nei lavori di Mann,questo è un thriller poliziesco pieno zeppo di dettagli di grande cinema,e si giunge al fatidico scontro finale tra poliziotti che sembrano moderni marines e narcotrafficanti armati di piombo e ultratecnologia con il dovuto pathos.L'autore di "Alì" consolida la sua filosofia pessimista e realistica,non credendo in un banale lieto fine,chiude su una speranza allineata a una presa di coscienza che là fuori è durissima,e sopravvivere può essere un'accettabile traguardo.
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