Regia di Roberto Cimpanelli vedi scheda film
Nell'Italia degli ultimi, convulsi mesi della seconda guerra mondiale, un carabiniere deve scortare un delinquente dall'Abruzzo a Venezia; decide di prendere con sè anche la fidanzata, ma il viaggio si presenta fin da subito pieno di insidie e di rischi.
Opera seconda di Roberto Cimpanelli, a dieci anni esatti dall'esordio con Un inverno freddo freddo (1996), Baciami piccina è una pellicola perennemente a cavallo fra commedia e tragedia, con un incipit in chiave leggera (complice anche la scelta di due protagonisti come Vincenzo Salemme e Neri Marcorè, solidi nell'interpretare personaggi macchiettistici e meno solidi invece in ruoli prettamente drammatici) e una chiusura, in modo assolutamente non scontato, amara. Lo sfondo storico, quello della seconda guerra mondiale durante l'invasione nazista nel Belpaese, sollecita l'urgenza della trama di raccontare come in tempi di vera, quotidiana crisi anche la morale e le apparenze possano modificarsi e avere addirittura due facce, entrambe credibili e sensate. Fra gli altri nomi di rilievo nel cast si segnalano Elena Russo, Marco Messeri, Luigi Maria Burruano, Vittorio Amandola e Tosca, che canta anche un brano nella colonna sonora (affidata per le musiche originali a Claudio Cimpanelli, fratello del regista). L'approfondimento storico lascia un po' a desiderare, ma non è la componente fondamentale del lavoro; la confezione è abbastanza modesta (fotografia di Pasquale Rachini, montaggio di Alessio Doglione, costumi di Liliana Sotira, scenografie di Leonardo Scarpa) e la sceneggiatura ha il pregio di non incepparsi mai, di risultare sempre fluida. Il copione è firmato da Giacomo e Furio Scarpelli, con la collaborazione di Roberto Cimpanelli, e quest'ultimo ha scritto il soggetto insieme a Sergio Citti, al quale è dedicato il film. 3,5/10.
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