Regia di Roberto Cimpanelli vedi scheda film
Secondo film in dieci anni per Roberto Cimpanelli, di cui parlarono benino nel '96 quando realizzò "Un inverno freddo freddo", ma pochissimi andarono a vederlo, e notevoli stroncature invece gli sono giunte per quest'opera seconda, neanche questa troppo baciata da una fortuna commerciale. Il film non è di quelli proprio indimenticabili, si ruba molto nel finale a "La grande guerra"( ma anche "I due marescialli", se si vuole) con una svolta improvvisamente drammatica a imprimere una chiusa poco allegra ad una storia che del picaresco ha l'errare dei personaggi principali, costretti a far di necessità virtù e quindi allearsi per sopravvivere durante i rastrellamenti tedeschi che seguirono l'8 settembre 1943;l'idea non nuova di un carabiniere e un ladro costretti a stare fianco a fianco e senza dirselo cominciare a non dispiacersi funziona a fasi alterne, e Cimpanelli a volte tradisce la soggezione di fronte alla commedia italiana più classica. Il duo Salemme-Marcorè non dispiace, e il primo ha qualche soprassalto istrionico , soprattutto quando il racconto volge alla tragedia appena prima di terminare. Ora, viene da domandarsi, sia quel che sia il giudizio su questo film: ma Cimpanelli il prossimo suo lavoro lo farà uscire nel 2015?
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