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L'arrivo di un treno nella stazione di La Ciotat

Regia di Louis Lumière, Auguste Lumière vedi scheda film

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La recensione su L'arrivo di un treno nella stazione di La Ciotat

di scandoniano
6 stelle

La pellicola dei Lumière che ha dato il via al mito degli spettatori in preda al panico per l’effetto atipico della rappresentazione cinematografica. Storicamente fondamentale, artisticamente quasi nullo, nel 1935 venne ripreso da Louis Lumière per farne un film in 3D.

L’arrivo di un treno alla stazione di La ciotat” (L’arrivè du train en gare de La Ciotat) è probabilmente tra i corti più famosi dei fratelli Lumière, soprattutto per la leggenda che vuole lo stuolo di spettatori intenti a guardare la pellicola scappare via dalla sala cinematografica per l’effetto scenico del treno in avvicinamento. Nel 1935, Louis Lumière, memore dell’effetto naturale del film sugli spettatori di quasi quarant’anni prima, sperimentò il cinema 3D, provando ad amplificare l’effetto della proiezione originale, attraverso la creazione di due lenti colorate, una gialla e una blu, e di occhiali speciali con cui nel febbraio del 1935 coinvolse un nugolo di fortunati, ed unici, spettatori per la visione della versione tridimensionale della pellicola, per cui venne realizzato un proiettore speciale.

Una macchina fissa, lasciata su una banchina della stazione che dà il titolo alla pellicola, mostra l’arrivo di un treno. Non c’è davvero nulla di interessante da vedere, dato che l’intento dei Lumière nel 1896 era quello di mostrare l’artificio tecnico del cinematografo piuttosto che raccontare storie, come il cinema di fiction farà in futuro. La ripresa è anche piuttosto lunga rispetto a quanto fosse necessario, ma trattandosi di null’altro che una semplice ripresa dal vero, e l’intento dei registi era di far vedere il treno ripartire, occorre sorbirsi il viavai di gente, tra l’altro per nulla incuriositi dall’atipico mezzo al centro della banchina, prima che il convoglio riparta. Tra i primissimi film della storia del cinema: valore storico da 5 stelle, valore artistico da 1.

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