Espandi menu
cerca
L'arrivo di un treno nella stazione di La Ciotat

Regia di Louis Lumière, Auguste Lumière vedi scheda film

Recensioni

L'autore

FABIO1971

FABIO1971

Iscritto dal 15 luglio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 118
  • Post 11
  • Recensioni 526
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su L'arrivo di un treno nella stazione di La Ciotat

di FABIO1971
8 stelle

Cinquanta secondi tra i più famosi della storia del cinema, un'unica inquadratura che lancerà i fratelli Lumière nella leggenda: la macchina da presa è posizionata sulla banchina della stazione di La Ciotat (Francia meridionale), puntata verso il binario da cui sta per arrivare il treno, che "riempirà" lo spazio volutamente lasciato vuoto sulla sinistra dello schermo. Il treno, poi, si ferma, si aprono le porte ed inizia il viavai di passeggeri. Scene di vita quotidiana, dunque, come consuetudine nei primi esperimenti cinematografici dei Lumiére, ma con un uso innovativo della profondità di campo, sfruttata proprio evitando l'inquadratura frontale del treno, tanto, narrano le leggende metropolitane, che nel momento in cui il treno si avvicinava, gli spettatori che assistettero allo spettacolo il 6 gennaio 1896 (data della prima rappresentazione pubblica di L'arrivo di un treno nella stazione di La Ciotat) si alzarono dalle poltrone per paura di venire travolti. In realtà avevano appena assistito, meravigliati ed emozionati, al primo, memorabile passaggio da un campo lungo al primo piano. I Lumiére, inoltre, attraverso il movimento quasi caotico dei passeggeri sulla banchina (con alcuni loro parenti e collaboratori mescolati tra la folla ed a cui erano stati indicati alcuni semplici movimenti da compiere durante e dopo l'arrivo del treno), avevano moltiplicato ulteriormente i soggetti da focalizzare sullo schermo, guadagnandone ancor di più in realismo ed efficacia visiva. Quando la storia si trasforma in leggenda.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati