Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Adattamento dei primi capitoli delle memorie di Casanova, relativi appunto a infanzia e giovinezza (come precisa il puntiglioso titolo del film) e anteriori alla carriera di libertino. Non è dunque il Casanova che siamo abituati a conoscere: nulla a che fare con le successive versioni di Fellini e Scola, semmai una vaga parentela (ma sempre piuttosto alla lontana) con quella di Hallström. Comencini preferisce giocare in casa, ossia raccontare la difficile crescita di un bambino ombroso e solitario (un padre morto durante l’infanzia, una madre frivola e disinteressata a lui), sballottato dagli eventi, che progressivamente acquista fiducia in sé stesso e alla fine si sottrae non solo alla carriera ecclesiastica alla quale era avviato, ma anche a un borghesissimo destino matrimoniale. Tutto sommato resta sullo sfondo anche l’ambiente veneziano del ’700: un mondo che nasconde il proprio imminente disfacimento dietro un’apparenza spensierata.
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