Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Quando avevo cinque anni e mi raccontavano la fiaba di Cappuccetto Rosso, l'ascoltavo a bocca aperta. Se me la raccontassero oggi, comincerei a guardare l'orologio dopo dieci secondi e dopo trenta me ne andrei. La medesima reazione non può che riprodursi nello spettatore di fronte a questa favoletta piuttosto idiota e dalla trama anche poco raccontabile. L'unica cosa che si riesce a capire è che in un condominio della periferia di Philadelphia giungono, non si sa né perché né come, alcuni personaggi, più o meno mostruosi, che si comportano secondo quanto narrato in certe vecchie leggende coreane. In sostanza, giunge sulla terra una narf (ninfa buona) che dovrebbe trovare tra gli umani coloro che possono aiutarla a salvare il mondo dalll'attacco di certe creature mostruose e malvagie. Guarda caso, tutti i personaggi che le servono sono radunati in questo condominio squinternato, in cui funge da fulcro il balbuziente guardiano della piscina. Il quale - miracolo! - riuscirà, non solo a salvare l'umanità, ma perfino a guarire dal suo disturbo del linguaggio.
Dopo film celebrati come "Sesto senso", "Signs" e "The Village", il sopravvalutato (ma visivamente efficace, dobbiamo ammetterlo) Shyamalan fa un passo indietro. E, per usare il linguaggio fiabesco a lui caro, lo fa con gli stivali dalle sette leghe. Insomma, la sceneggiatura era già di per sé una schifezza, anche perché tra narf, snurtf e karabuk non ci si capisce una mazza. Aggiungere al pastrocchio qualche tocco di risaputissima ironia (ma fa ancora ridere la balbuzie di un personaggio?), anche metacinematografica (le considerazioni del critico cinematografico sui personaggi antipatici), nonché condirlo con una fotografia leccatissima e una musica melodica in (cattivo) odore di new age rende tutto l'insieme ancora più irritante.
Fra gli attori, va detto che se la cavano due vecchie volpi come Balaban e Giamatti (azz... ho chiamato vecchia volpe un attore che ha la mia età), mentre la figlia di Ron Howard ha un'espressività facciale prossima allo zero assoluto. Sugli altri interpreti è d'uopo tacere: hanno parti troppo stupide per poter emergere. Film sconsigliato, specialmente a chi abbia sofferto, anche in tempi remoti, di orchite. (23/09/2007)
Assolutamente sopravvalutato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta