Regia di Kevin Smith vedi scheda film
Che tristezza vedere i propri eroi nel pieno del declino, ridotti a scimmiottare loro stessi quando erano all'apice della forma. Smith, dopo il passo falso di Jersey girl, temendo il tracollo elimina ogni presunzione di fare un film 'serio' e torna alla commedia disimpegnata, purtroppo cercando di violentare il capolavoro che gli diede la celebrità una decina di anni prima. Ma se il primo film era povero e pieno di idee, qui si sprecano i nomi famosi, c'è una colonna sonora inspiegabilmente pop, c'è il colore, disparati set (e non solo un interno e un tetto come nel primo capitolo), ma soprattutto: le idee sono finite. Battutacce rimasticate, volgarità francamente superflue, un finale banale e patetico, tutto talmente prevedibile e becero da spingere quasi a rivalutare in peggio persino il primo Clerks. Inquietante fin dalle prime immagini la prospettiva di vedere un film dove i protagonisti sono due ormai quarantenni che lavorano come commessi ad un fast food: un disgustoso flop di credibilità e creatività.
Dante e Randal sono ancora commessi, dieci anni dopo, ormai verso i quaranta ma sempre a comportarsi come ragazzini impuniti.
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