Regia di John Gatins vedi scheda film
Fiaba contemporanea vagamente ispirata a un reale caso di cronaca sportiva. Siamo nel mondo dell'ippica americana per quello che è un classico copione del genere. Una puledra promettente che si infortuna e dovrebbe essere abbattuta, se non fosse per la scelta del suo allenatore di optare per un tentativo di cura. Destinata a diventare la fattrice, la cavalla si rivela sterile ma guarisce dalla zoppia tornando competitiva al punto da poter correre e vincere il gran premio (Breeder's Cup). Inverosimile ed esagerato. Come se non bastasse il cavallo che guarisce da una zoppia dichiarata inguaribile, qui si aggiunge un fantino con alle spalle due sole corse che perde le staffe e nonostante questo vince lo stesso, una cavalla incapace di vincere a reclamare che poi trionfa nel gran premio, una bimba che tiene in scacco organizzatori e professionisti del movimento e un allenatore a cui nessuno affida un cavallo che vince nella corsa più importante. Della serie: non ci facciamo mancare niente.
Da vedere staccando il cervello. Buona la confezione tecnica. Valore aggiunto Kurt Russel.
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