Un vecchio, tornato in città dopo anni, comincia a diffondere la voce che Rachel, figlia di Matelda Zachary, è, in realtà, un'indiana rapita ancora bambina alla sua tribù. Matelda nega, ma la città è in subbuglio e lo sono anche gli indiani, che per riprendersi la ragazza assaltano il ranch degli Zachary.
Note
Odio razziale, conflitti familiari, un incesto virtuale evitato in extremis: parecchia carne al fuoco in questo cupo western firmato da Huston. Il film non è tra i più amati dal regista, che lo considerava un po' troppo convenzionale. In realtà, nonostante tutti i meccanismi del western siano rispettati, il film è tra i più anomali e visionari dell'epoca.
Da un romanzo di Alan Le May è tratto il soggetto di questo film che con la firma di John Huston, uscì negli Stati Uniti nel 1960. Un Western quasi classico, che rappresenta i tempestosi rapporti fra i nativi Kiowa e i conquistatori bianchi che non riconoscono loro alcun diritto né alcuna dignità umana.
Purtroppo sottovalutato, un dramma western avvincente, girato benissimo, che affronta in maniera coraggiosa e mai semplicistica né buonista i temi del razzismo, dell'incontro/scontro tra culture e del dilemma tra i legami di affetto e quelli di sangue. Voto: 7,667 su 10
Un film interessante anche se non del tutto calibrato, che tratta molte tematiche (prima fra tutte quella del razzismo).Lo fa, utilizzando molti linguaggi(western, noir, melodramma, commedia etc.) che rendono difficile la sua collocazione certa. Qualche squilibrio si avverte in parte accentuato però dai tagli al montaggio imposti dalla produzione
John Huston, Stanley Kubrick e altri, sono per i recensori come il cuore di Gesù per gli abitanti dei bassi di Napoli. Ecco spiegate le 4 stelle a questo brutto film.
Film sul razzismo degli anni 60 rappresentato nell'odio fra bianchi e indiani. Senza vie d'uscita, alcune stonature, ma valorizzato da Lancaster e Audrey Hepburn. Huston non al suo massimo.
La premessa
In un’arida regione del Texas, Matilda Zachary (Lilian Gish), che aveva appena visto morire la propria neonata, aveva accolto come trovatella bianca e fatto crescere – insieme ai tre figli maschi della famiglia – Rachel (Audrey Hepburn), la neonata Kiowa, rimasta sola nella culla e abbandonata dalla sua tribù.… leggi tutto
Un vecchio gira a cavallo per la prateria spargendo la voce che la figlia dei Zachary, allevatori di bestiame, è in realtà un’indiana rapita da bambina: molti cominciano a chiedersi cosa ci sia di vero in questa diceria. Melodrammone a sfondo western, prolisso e magniloquente, con un tocco di kitsch (il pianoforte suonato all’aperto prima della battaglia decisiva). All’inizio lascia… leggi tutto
Film "Western" che puo' essere ricordato solamente per le Interpretazioni della Hepburn & Lancaster mentre per tutto il resto non si tiene neanche a livelli sufficienti in fatto di visione della Storia : non del tutto giustificate le 2 Stelline a Erotismo "inflitte" da "Filmtv" !!!.voto.4. leggi tutto
La premessa
In un’arida regione del Texas, Matilda Zachary (Lilian Gish), che aveva appena visto morire la propria neonata, aveva accolto come trovatella bianca e fatto crescere – insieme ai tre figli maschi della famiglia – Rachel (Audrey Hepburn), la neonata Kiowa, rimasta sola nella culla e abbandonata dalla sua tribù.…
Voto: 7,667 su 10
In una comunità di frontiera del Texas fa la sua apparizione un vecchio apparentemente pazzo armato di sciabola, che ritorna da un soggiorno presso gli indiani kiowa , con cui i coloni si scontrano ferocemente da molti anni, per alludere beffardamente nei suoi deliri a una scomoda e rimossa verità che riguarda la famiglia Zachary.…
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Commenti (12) vedi tutti
Bello
commento di michelle75Da un romanzo di Alan Le May è tratto il soggetto di questo film che con la firma di John Huston, uscì negli Stati Uniti nel 1960. Un Western quasi classico, che rappresenta i tempestosi rapporti fra i nativi Kiowa e i conquistatori bianchi che non riconoscono loro alcun diritto né alcuna dignità umana.
leggi la recensione completa di laulillaIn una parola sola: epico. Grandi attori e grande regia. Cinema con la C maiuscola.
commento di fra_pagaAudrey Hepburn matura interprete in un ruolo consono al suo genuino energico talento drammatico divinatole al meglio da Huston.
commento di feliniPurtroppo sottovalutato, un dramma western avvincente, girato benissimo, che affronta in maniera coraggiosa e mai semplicistica né buonista i temi del razzismo, dell'incontro/scontro tra culture e del dilemma tra i legami di affetto e quelli di sangue. Voto: 7,667 su 10
leggi la recensione completa di port crosLa legge del più forte ....
leggi la recensione completa di daniele64Ma quale incesto, quale razzismo, via! Cosa avreste fatto voi? Lasciato la vs adorabile sorellina a quei selvaggi? Anche se l'innocente protagonista si sente attratta da uno di loro (bella quella scena) Dai, un bel film di una volta, e si, originale, impegnativo per l’epoca, lo credo anch’io! voto 7.5 4 stelle ®©™
leggi la recensione completa di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)Un film interessante anche se non del tutto calibrato, che tratta molte tematiche (prima fra tutte quella del razzismo).Lo fa, utilizzando molti linguaggi(western, noir, melodramma, commedia etc.) che rendono difficile la sua collocazione certa. Qualche squilibrio si avverte in parte accentuato però dai tagli al montaggio imposti dalla produzione
commento di (spopola) 1726792Spettacolare e con un gran cast, ma molto ambiguo e discutibile dal punto di vista ideologico
commento di Ethan01John Huston, Stanley Kubrick e altri, sono per i recensori come il cuore di Gesù per gli abitanti dei bassi di Napoli. Ecco spiegate le 4 stelle a questo brutto film.
commento di gherritFilm sul razzismo degli anni 60 rappresentato nell'odio fra bianchi e indiani. Senza vie d'uscita, alcune stonature, ma valorizzato da Lancaster e Audrey Hepburn. Huston non al suo massimo.
commento di ENNAHè un piacevole western retto sopratutto dal carismatico burt lancaster
commento di chen kuan tai