Regia di Hirotsugu Kawasaki vedi scheda film
Spriggan è un film d'animazione giapponese del 1998; diretto da Norihiko Sudo ed Hirotsugo Kawasaki (si è occupato anche della sceneggiatura) con la vigile supervisione del maestro Katsuhiro Otomo, il quale ha dispensato vari consigli pure al character design Hisashi Eguchi.
L'opera è l'adattamento cinematografico (uno dei primi capitoli) dell'omonimo manga di Hiroshi Takashige e Ryoji Managawa.
Sinossi: Nei pressi del monte Ararat è stato ritrovato un misterioso reperto archeologico; il merito di tale scoperta va attribuito ai membri dell'Arcam, una multinazionale giapponese specializzata nel recupero di tali reperti con l'obierttivo di custodirli e se necessario sigillarli.
Questa società affida le proprie ricerche ad un gruppo d'elitè denominato Spriggan, combattenti con doti naturali fuori dal comune, tra cui si segnala il giovane Yu Ominae...
Spriggan pur non essendo un capolavoro, come vedremo a breve propone diversi elementi d'interesse tuttavia è un film da noi quasi sconosciuto nonostante sia arrivato in home video grazie al sapiente lavoro di Yamato Video.
Spriggan è uscito in un periodo in cui l'attenzione era giustamente catalizzata alle serie televisive; siamo nel bel mezzo della cosiddetta NAS (nuova animazione seriale) che vede partorire opere rivoluzionarie come Neos Genesis Evangelion di Hideaki Anno, Cowboy Bebop di Shinciro Watanabe, Serial Experiment di Ryutaro Nakamoto, Cieli di Escaflowne di Kazuki Akane, Trigun di Satoshi Nishimura o ancora La Situazione di lui e Lei sempre di Anno e dello Studio Gainax.
La primissima componente di richiamo dell'opera in esame è data dalla supervisione di Katsuhiro Otomo, ben visibile per lunghi tratti a partire dallo stuzzicante incipit: il film si apre in medias res con degli archeologi in missione in mezzo ai ghiacci, quando improvvisamente si trovano di fronte ad un misterioso reperto che tuttavia provocherà una letale e devastante esplosione. Il tema dell'esplosione è una costante nel cinema di Otomo, pensiamo solamente ad Akira //www.filmtv.it/film/11926/akira/recensioni/861658/#rfr:none, esplosioni che richiamano l'orrore delle bombe atomiche.
Interessante è anche l'amalgamazione di due elementi completamente opposti come religione e tecnologia avanzata; nel corso del film il protagonista s'imbatterà nella mitologica Arca di Noè che si rivelerà essere uno strumento potentissimo ed ipertecnologico.
Spriggan è contraddistinto inoltre da una buona regia del duo Sudo e Kawasaki, a tal proposito meritevole d'attenzione l'egregio inseguimento tra Yu ed alcune spie turche, non appena il ragazzo arriva in Turchia; qui l'azione è alquanto spettacolare ed i registi simulano adirittura la macchina da presa a mano oppure significative soggettive, anticipando di qualche anno lo stile l'action del celebrato Paul Greengrass.
Valide anche le animazioni, abbastanza fluide e curate soprattutto nei vari scontri a fuoco.
Ottimo invce il character design di Eguchi; si intravede benissimo la mano di Otomo dove molti personaggi sono contraddistinti da una forte impronta cyberpunk, pensiamo ad esempio a Fatman che presenta un corpo meccanizzato oppure il letale Little Boy (design accattivante ed ingegnoo) per non parlare del villain dotato tra l'altro di poteri ESP (altro marchio di fabbrica di Otomo).
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In Spriggan emerge pure il forte spirito politico di Otomo come confermato dal duro confronto tra il villain principale e l'anziano scienziato (nonno del protagonista) con quest'ultimo che esclama: «il pentagono non è altro che un covo di ipocriti che giustificano atti criminali facendosi scudo del dovere». Atto d'accusa pesante ed in parte forzato che tuttavia richiama l'animo combattivo di Otomo, il quale si scaglia contro coloro che strumentalizzano la scienza a scopo bellico; a tal proposito sia il villain sia il protagonista sono frutto di bestali esperimenti di laboratorio (aspetto che si poteva approfondire maggiormente), detto questo il film si pone essenzialmente come action adrenalinico e muscolare.
Originale anche l'ambientazione: dal moderno Giappone si passa alla storica Istanbul, fino ad arrivare agli aridi villaggi ai piedi del monte Ararat. Negli Anime è molto insolito ambientare le proprie storie fuori dal Giappone, un esempio celebre è rappresentato da Monster, ambientato in Germania, anime prodotto da Madhouse (dal 2004 al 2005) e diretto da Masayuki Kojima, tratto dall'omonimo manga di Naoki Urasawa (tra i mangaka più influenti e talentuosi del nostro tempo).
Il film tuttavia presenta anche evidenti difetti, da riscontrare principalmente nella scrittura dei personaggi.
Il protagonista pur presentando un background interessante (emerge nel finale) non viene per nulla approfondito risultando piatto e monodirezionale, discorso analogo per il villain mentre la situazione peggiora in riferimento al resto dei soggetti: semplici macchiette buttate nella mischia e prive di un minimo di caratterizzazione. Anche la narrazione a tratti è troppo frettolosa.
Piccola curiosità: Netflix produrrà una serie su Spriggan, affidando la realizzazione alla David Production, attualmente sulla cresta dell'onda grazie ad anime come Cells at Work oppure il recentissimo Fire Force.
Film da recuperare e rivalutare; ottimo intrattenimento.
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