Regia di Herbert Selpin, Werner Klingler vedi scheda film
Un’immersione nei meandri della storia la si può fare con questa pellicola tedesca, che avvicina tra loro niente meno che il “Titanic” e il Nazismo. Nella storia c’è anche questo e la storia ha voluto che la propaganda di Goebbels desiderasse mostrare al pubblico l’inefficienza dell’organizzazione inglese: quale migliore esempio poteva essere scelto se non l’affondamento del “Titanic”? Non mi stupisce il fatto che la Germania - sull’orlo della disfatta - potesse ancora permettersi il lusso di produrre dei film, ma la bontà del lavoro svolto. Certo non è da prendere come esempio per chi volesse conoscere la vera tragedia del transatlantico, ma l’atmosfera del “Titanic” c'è, non meno di alcuni film anglosassoni come “SOS Titanic” o “Titanic” di Negulesco. Atmosfera densa e sfarzosa in stile prussiano, che si dilunga moltissimo nei dialoghi tralasciando le manovre di navigazione e la verosimiglianza degli ambienti (a bordo non c’erano né campo da tennis, né salone da ballo, né festa di carnevale, né fischi della nave prima di affondare). Ottimo il particolare del veliero che incrocia il gigante a vele spiegate.
La scena culminante è quella del canarino che viene liberato sulle note dell’inno “Più vicino a te, signore”, reso più toccante proprio perché appena accennato. Il modellino della nave che si inabissa è ridicolo ma l’originalità di questa chicca di propaganda nazista è fuori discussione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta