Regia di Luigi Bazzoni vedi scheda film
Affascinante, misterioso e magnetico. Rimani sulla corda tesa fino all'ultimo secondo! Opera semi-sconosciuta. Da rivalutare.
Opera che si inserisce esattamente a mezza strada tra lo stracult e il cinema autoriale (colto) di alto livello degli anni settanta.
Originalissima e ben costruita, grazie alla presenza nella sezione tecnica di Vittorio Storaro alla fotografia e di Nicola Piovani alla colonna sonora nonchè alla scelta di locations particolarmente affascinanti in terra turca.
Vede la protagonista femminile: Nicole-Alice spaesatissima impersonificata dalla convincente Florinda Bolkan che cerca di 'ritrovarsi' tra i meandri delle proprie psicosi e la realtà di una vita di auto-isolamento e di lavoro straniante come lo è quello di interprete.
Tutto ciò crea nello spettatore uno stato di attesa e di suspence proprio dei thriller più riusciti nonostante un epilogo non all'altezza in cui avrei preferito (a favore di un fascino proprio che ne avrebbe aumentato l'interesse poichè l'avrebbe reso più ermetico) l'assenza di una specie di 'spiegone finale' prima dei titoli di coda.
Se fosse stata una produzione americana sarebbe stato un cult.
Da noi relegato all'oblio (almeno per me fino ad ieri quando l'ho scoperto casualmente).
Consigliato!
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