Regia di Irwin Winkler vedi scheda film
E' un film senza infamia e senza lode, che trova i suoi punti di forza in un buon cast ed in una storia lineare e scritta con mestiere, ma narrata con poca fantasia e pure un po' piatta. Hollywood che parla di Hollywood non è una gran novità, come non lo è la 'caccia alle streghe' del maccartismo, ma tutto fila liscio senza grandi traumi per cento minuti e via con i titoli di coda. La storia è quella di un uomo dai saldi principi morali nell'America del secondo dopoguerra: altro da sapere non c'è.
Hollywood in pieno maccartismo: un regista che non ha nulla a che fare con il comunismo viene torchiato e forzato a fare nomi, anche di amici, con la flebile scusa che una decina di anni prima l'uomo prese parte a qualche comizio del partito comunista. Il regista si oppone e il lavoro, improvvisamente, per lui non c'è più.
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