Regia di Walter Boss vedi scheda film
Report tedesco, dal taglio ironico, sulle infermiere. A differenza del solito, il film non è suddiviso in episodi ma segue una debolissima sceneggiatura, resa stravagante dall'inserimento di alcune interviste effettuate per strada. Dirige male Walter Boos, già coinvolto nella serie sulle "studentesse".
Monaco di Baviera. All'ospedale "Saint Martin" un gruppo di infermiere, oberate di lavoro, non perde comunque occasione di fare sesso. Anche e soprattutto durante lo svolgimento delle proprie funzioni. Pazienti e dottori sono gli occasionali amanti. Questi atteggiamenti sono talmente radicati nella clinica che arrivano a provocare un'inchiesta: persone comuni vengono intervistate, per documentare il malcostume della sanità in Germania.
"Se negli ospedali non ci fossero belle infermiere compiacenti, non ci sarebbe... sesso in corsia." (Frase promozionale sul manifesto cinematografico)
Sesso in corsia: fotobusta
Sulla falsariga dei "film-report" tedeschi, Walter Boos (già coinvolto nella lunghissima serie sulle studentesse) dirige questo scarso esemplare, che avrebbe quasi certamente dovuto costituire un primo capitolo sul filone delle infermiere. La sceneggiatura, a differenza del solito, non offre singoli episodi finendo per essere un insolito ibrido - dove sono presenti interviste fatte per strada (del tutto improprie, trattandosi di un film e non di documentario) - che propone i soliti volti noti della commedia sexy teutonica (ad esempio l'immancabile vecchietta, Rosl Mayr), coinvolti in una brutta sceneggiatura che non ha né capo né coda, essendo scritta in funzione di un effetto erotico che è principalmente sminuito da interpreti femminili poco aggraziate, con esclusione della sempre sensuale Ingrid Steeger che appare sullo schermo troppo brevemente.
Sesso in corsia: Ingrid Steeger
La brutta colonna sonora, abbinata al registro da commedia (che mai fa ridere), contribuisce a rendere conto del perché il titolo sia definitivamente scomparso dalla circolazione, dopo essere approdato un paio d'anni più tardi (1974) anche nelle nostre sale. Il manifesto dell'epoca rispecchia lo stile (opera di un probabile fumettista del tempo) delle affascinanti copertine realizzate, con colori accesi e contrastanti, per gli emancipati fumetti erotico-comici che riempivano le edicole, frutto dell'impegno editoriale del duo Renzo Barbieri/Giorgio Cavedon.
Sesso in corsia: Ingrid Steeger
Sesso in corsia: (a sinistra) l'anziana caratterista Rosl Mayr
"Un’infermiera, se ben preparata, è una vera benedizione per l’umanità, quasi come un medico o un prete – e per nulla inferiore a questi."
(William Osler)
F.P. 23/07/2021 - Versione visionata in lingua tedesca (durata: 77'28")
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