Regia di Antonio Margheriti vedi scheda film
Un marine americano torna al paese di origine, in Amazzonia. Qui trova uno scempio perpetrato ai danni della natura e degli uomini - è coinvolta anche la sua famiglia - a opera di una grossa compagnia americana senza scrupoli. Dovrà affrontare gli 'invasori' da solo.
Una delle ultime regie per Antonio Margheriti, fra i nomi più gloriosi del cinema di genere nostrano, un buon mestierante capace di cavarsela sempre dignitosamente, anche con budget striminziti, trame inconsistenti e interpreti discutibili. Qui gli standard non sono così male, sebbene la storia di Indio (sceneggiatura di Filiberto Bandini, che è anche il produttore del lavoro, e Gianfranco Bucceri) sia un blando rimpasto di film d'azione ed esotismo con tematiche ecologiste assai di moda in quel periodo. Il cast è invece sotto le aspettative, comprendendo l'ex pugile 'Marvelous' Marvin Hagler (così citato nei titoli; al suo debutto sul grande schermo), il figlio di Anthony Quinn, Francesco Quinn, e una serie di sconosciuti attori latinoamericani; oltre allo statunitense Brian Dennehy, unico interprete degno di nota. Ritmo e azione funzionano a dovere, anche perchè Margheriti, come detto, la sa lunga; come prodotto di puro intrattenimento Indio si dimostra una spanna sopra alla media dei lavori affini suoi contemporanei, in un momento oltrettutto di profonda crisi per le pellicole di genere. Margheriti riuscirà addirittura a farne un sequel, Indio 2 - La rivolta, che uscirà un paio di anni più tardi. 3/10.
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