Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Terzo e in assoluto il miglior episodio della (per ora) tetralogia cinematografica dedicata a Indiana Jones. Tre gli aspetti vincenti: il caratteristico buonumore e il divertimento assicurato, che però non costituiscono una novità, essendo già una prerogativa dell'intera saga; la sensazionale trama, arricchita da ingredienti e tematiche d'indubbio fascino, miti e leggende ben amalgamati nella storia, senza alcuna pretesa di esser portatori di chissà quale verità o rivelazione (con buona pace di Dan Brown), in sostanza un ottimo valore aggiunto; la saggia introduzione del rapporto padre-figlio, che forse si rivela essere il sincero e solido pilastro di tutta la vicenda.
Davvero ottimi i personaggi, a partire dagli impareggiabili Junior e Senior. Non credevo che la perfetta e "speculare" alchimia fra Harrison Ford e Sean Connery potesse garantire un tale punto di forza. Si seguirà con piacere la loro avventura. Ma bravi pure gli altri, tra i quali si notano il gradito ritorno di Marcus Brody (Denholm Elliott) e Sallah (John Rhys-Davies) e l'ingresso dei nuovi Elsa Schneider (Alison Doody), Walter Donovan (Julian Glover) e Col. Vogel (Michael Byrne). Non dimentichiamo di citare pure il giovane Indiana Jones, interpretato da River Phoenix nel prologo del film.
Splendide le ambientazioni, nel susseguirsi di viaggi in località intrise d'irresistibile malia. Ulteriormente valorizzate dall'immancabile, imperdibile e insostituibile colonna sonora di John Williams. Se per caso siete fra coloro (mi auguro ben pochi) che ancora mai hanno avuto occasione di vederlo, cosa state aspettando per provvedere a rimediare? Impossibile restare delusi. Ovviamente per i fan ulteriori parole sono inutili. Se avete già amato i precedenti, armatevi di cappello e frusta e preparatevi all'estasi!
Preceduto da I Predatori dell'Arca Perduta (1981) e Indiana Jones e il Tempio Maledetto (1984), seguito da Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo (2008).
Nel 1938, il celebre archeologo Indiana Jones apprende che suo padre, Henry Jones Sr., anch'egli archeologo, è stato rapito perché prossimo, con i suoi studi, ad individuare il luogo dove sarebbe custodito il Santo Graal, il calice da cui, secondo la leggenda, Gesù Cristo bevve durante l'Ultima Cena.
La classe non è acqua. John Williams è sovente in grado di superare se stesso, componendo musiche ogni volta più suggestive dell'ultima. Il tema principale è divenuto talmente celebre da entrare nella "storia".
Intoccabile. Che rimanga così.
Magistrale. Chi mai potrebbe sgominarlo in quello che è il suo dominio, ovvero l'avventura?
L'ineguagliabile Indiana Jones.
L'autorevole Henry Jones Senior.
La femme fatale Elsa Schneider.
Il cattedratico Marcus Brody.
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