Regia di Jonathan Dayton, Valerie Faris vedi scheda film
Commedia a tratti esilarante, a momenti commovente “Little Miss Sunshine”, è la vicenda di una famiglia, moglie e marito con un divorzio alle spalle, due figli, un nonno e uno zio che si ritrovano a fare un viaggio per portare la più piccola a partecipare ad un concorso di bellezza in California.
E’ una famiglia dove ogni componente è rinchiuso nel proprio sogno di successo, da perseguire o perduto; fondamentalmente isolato proprio a causa di questa ambizione.
A ben vedere sono persone che cercano un riscatto in una vita avara di soddisfazioni; cercano una visibilità nel mondo più che la gloria, e il viaggio, con tanti colpi di scena, diverrà l’occasione per che questo equivoco venga svelato.
Una dietro l’altra, crollano le ambizioni cosi strenuamente coltivate da ognuno del gruppo, lasciando il campo alla comprensione che, tutto sommato, non sono vera espressione dei loro bisogni; capiscono poco a poco che vivere pienamente, lottando per andare avanti tra sconfitte cocenti e risalite è ciò che dà senso alla vita.
La trasformazione sarà completa quando, proprio durante il concorso, si renderanno conto in modo chiaro, che quel mondo al quale ambiscono, non è il loro mondo.
Partecipano all’esibizione a loro modo, con un improvvisato fuori programma; trovano finalmente quella visibilità che cercavano e che gli permetterà di riappacificarsi con le loro inadeguatezze e riappropriarsi delle loro vite in modo naturale; vite finalmente più ricche di relazioni ed affetti piuttosto che di ambizioni impossibili.
Un film molto bello, coinvolgente, che parla con semplicità di sentimenti semplici e fondamentali
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