Regia di Jonathan Dayton, Valerie Faris vedi scheda film
https://www.youtube.com/watch?v=jDR224RtwC8
LMS non è un inno alla gioia di vivere (tout court).
È un inno alla gioia di vivere come cavolo ci pare.
È un poderoso grido a difesa dell’anticonformismo (filippomazz).
È un gridare a voce alta e forte che non è importante realizzarsi agli occhi del mondo o dello star system (arkin), bensì è importante realizzarsi agli occhi di se stessi! E che l’umanità non si divide in winners & losers, perchè l’umanità pullula di persone uniche, con una propria testa e proprie aspirazioni. Tutte legittime. Sicchè gli unici losers (fa un po’ specie riprendere le parole di uno sporcaccione eroinomane - simpaticissimo per carità - incallito, interpretato dal premio Oscar - proprio per LMS - Alan Arkin) sono quelli che non ci provano neanche a perseguire i propri sogni...
...Anche quando questi appaiono realisticamente irraggiungibili o, magari, alquanto “singolari” (stendiamo un velo pietoso sull’uso/abuso dell’infanzia ad uso e consumo dei più grandi e sulla società di plastica - emmepi8 - che produce mostri fin dalla più tenera età). La vita è troppo breve e già di suo gremita di momenti spiacevoli per lasciare che i nostri sogni sbiadiscano all’orizzonte, senza fare nulla per impedirlo.
E chi se ne frega del risultato finale (il conseguimento, o meno, dell’agognato obiettivo perseguito). La vera felicità prescinde da questo giacchè sta nel viaggio (anche faticoso) intrapreso per raggiungerlo; per tener viva la fiammella della speranza, comunque vada.
E se poi si cade e ci si fa male pazienza. Spesse volte quelle cadute non rappresentano la fine di tutto, ma sono la spinta necessaria a migliorarci. A tornare sulla nostra strada. Con più slancio e passione di prima (l’aneddoto sulla vita di Marcel Proust docet).
Dunque LMS usa molto bene le sue carte (compresa una splendida, solare colonna sonora) e, partendo da premesse fallimentari (che, per giunta, rimarranno tali per tutto il film) propone un messaggio edificante; di speranza.
Un messaggio che tiene vivi e (per giunta) col sorriso sulla bocca.
Davvero non si poteva chiedere di più.
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