Regia di Jonathan Dayton, Valerie Faris vedi scheda film
L'unica cosa davvero apprezzabile, in questo film, è la leggerezza profonda con cui affronta tematiche esistenziali mettendole a confronto con eventi insignificanti (come può essere un concorso di bellezza per bambine) per valorizzare gli aspetti basilari ma non sempre comuni a ciò che chiamiamo "famiglia". Sullo sfondo di un viaggio a bordo di un furgoncino giallo-bianco, alla conquista del titolo di "Piccola Miss California" si sviscerano i drammi: adolescenziali, lavorativi, sessuali, esistenziali. Lo stile tragicomico utilizzato dal regista o, per meglio dire, dallo sceneggiatore, in certi casi fa apparire il tutto surreale e anche se il pubblico non perde mai l'attenzione, alla fine, non lascia dentro niente. Notevole l'interpretazione della piccola Abigail Breslin, con tutta la naturalezza necessaria a sorreggere la pellicola, una citazione la merita anche Steve Carell, sorprendente in un ruolo in cui mai l'avevo visto destreggiarsi e in cui non sembra vacillare nemmeno per un attimo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta