Regia di Jonathan Dayton, Valerie Faris vedi scheda film
Partono in sei, quelli della famiglia Hoover, alla volta della California, dove si terrà il concorso di "Little miss sunshine", al quale la piccola Olive, sotto gli auspici del nonno, desidera da tempo partecipare. Stavolta l'eterno sogno americano - raccolto nella ossessiva regola dei 9 passi di papà Richard (Kinnear) - si infrange contro un mito della frontiera assai meno accogliente del previsto: il nonno muore strada facendo; il 15enne Dwayne scopre di dover rinunciare alla sua massima aspirazione, quella di guidare i jet; il papà vede naufragare ogni speranza di pubblicazione di un suo libro; lo zio, studioso di letteratura con aspirazioni suicide, deve fare i conti col proprio passato mentre mamma Sheryl (Collette) fatica a tenere in piedi la barca. Ci penserà la piccola Olive a spiazzare tutti una volta sulla passerella.
Un furgone scassatissimo e un viaggio per riannodare i rapporti è quanto basta ai due registi e coniugi Jonathan Dayton e Valerie Faris per raccontare l'effimero dei sogni di grandezza americani, la relatività della distinzione manichea tra vincenti e perdenti, l'insulsaggine nascosta dietro i falsi miti della televisione. Famiglia e società si specchiano così una nell'altra in una commedia agrodolce con tentazioni moralistiche. Pornografico e agghiacciante lo spettacolo delle lolite trasformate in mostruose vamp, peraltro ripreso dal vero.
Oscar ad Alan Arkin come miglior attore non protagonista e a Michael Arndt per la migliore sceneggiatura originale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta