Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Spielberg si prende una pausa e manda Indiana Jones dentro ad un tempio maledetto, tanto per fargli passare un po' di tempo prima di una nuova epica avventura.
Indi è alla sua seconda avventura e Spielberg crea giustamente qualcosa di molto diverso dal primo capitolo, scegliendo un taglio più ironico e più rocambolesco, gettando il suo personaggio in un tourbillon di situazioni comiche e drammatiche nelle quali Ford si destreggia ancora egregiamente, ben accompagnato da Capshaw e Ke Quan. L'idea di fondo è affascinante e la magia dell'India contribuisce a creare un atmosfera mistica piacevole per lo spettatore. Il ritmo è buono e la narrazione scorre velocemente, senza buchi od incertezze, come nelle capacità della regia, ma nell'insieme siamo lontani dall'epica del precedente film. Benché non manchino le buone trovate (la cena caratteristica è geniale) non si riesce a dare mordente alla trama, ne la giusta forza caratteriale ai cattivi e molte scene hanno l'effetto di risultare davvero troppo inverosimili per appassionare fino in fondo. Così il film risulta niente altro che un ottimo secondo capitolo. Da prendere come gustoso intermezzo prima della fenomenale terza avventura. Intervallo.
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