Regia di Anthony Hickox vedi scheda film
Cazzatona ma gustosa diretta dell'artigiano Anthony Hickox- figlio di cotanto padre-, con quella aura estetica da primi anni novanta che ancora faceva tanto ottantiana ergo, cara vecchia pellicola e grana.
Hickox gira anche bene per delle sequenze d'azione horror al di là di ogni possibile verosimiglianza e credibilità, conferendo un certo stile visivo e per quanto riguarda l'affidarsi a validi collaboratori per dettaglio scenografico e fotografia.
Meno la colonna sonora di Gary Chang, ma il tema vagamente carpenteriano sui titoli di coda, è buono.
Mario Van Peebles soprattutto al tempo aveva una certa personalità da reuccio dei b-movies e dai quali proveniva già per tutto il decennio precedente. Il cattivo Garou Bruce Payne è un ottimo attore britannico pure teatrale e monumentalmente muscolare assieme, con una faccia e uno sguardo che si ricordano, votato a fare il cattivo nei film di genere.
Patsy Kensit era al top del suo essere una gran topa- come pure la poliziotta mannara mora altra ficona-, ma il suo personaggio non ha alcuno spessore, e non lo può valorizzare certo con la sua recitazione.
Trama da annali dell'assurdità nella sua pretesa di uno spunto originale e di crasi fra il poliziesco e l'horror licantropico, roba da Netflix di trenta anni dopo, ma troppo ridicola e grottesca in diversi momenti e snodi narrativi, azioni dei personaggi che contraddicono ciò che precede esattamente un attimo prima.
Anthony John Denison da "Crime Story", collega poliziotto del protagonista e primo a trasformarsi, scompare dopo i primi 20'.
Precede però per tenute paramilitari della squadraccia di poliziotti mannari e trucco prostetico, certe cose alla "Blade", venute dopo.
E' uno di quei titoli nella miriade di horror prodotti anche in quegli anni, a beneficiare particolarmente dell'alta definizione per la buona fotografia curata, e un comparto di effetti nebbiosi e illuminotecnici, di buon ordine.
Produce per le sale (anche in Italia), la HBO films, quindi scopatona animalesca e "mannara" assicurata- ma solo una- tra Van Peebles supernero e la albionica Kensit, pure a pecora e robusta seppure ovviamente "coperta". Roba più da Nando Cicero o Joe D'Amato che da horror licantropico "patinato" da Sandi Sissel, con dosi di gore ma non splatter, ma tant'è quando c'è di mezzo la HBO.
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