Regia di Marion Vernoux vedi scheda film
Ventiquattr’ore nella vita di uomini e donne in una Parigi alla vigilia del Natale! Struttura drammaturgica e commedia "ad incastro" già più volte ( e con esiti alterni) portata sul grande schermo ed oggi la regista Marion vernoux ne fa suoi i trucchi, i ritmi e le dinamiche narrative per costruire in "Regine per un giorno" un impietoso, amaro e divertente affresco di una umanità varia e "sull’orlo di....." . Marie Laure, 24 anni, incomincia la sua giornata scoprendo di essere incinta e di lì a poco seguiranno un incidente in macchina, il licenziamento ed un taglio di capelli ridicolo. Luis Del Sol, quarantenne conducente d’autobus, vedrà salire ad una fermata sua moglie che gli annuncerà la fine, con effetto immediato, della loro unione. Hortense Lassalle si prepara per trascorrere una notte trasgressiva in compagnia dei suoi amanti approfittando dell’assenza del marito. M aurice Degombert, sessantenne ex star di un programma culinario di culto andato in onda negli anni settanta, ripulirà il suo appartamento da cima a fondo per Jane, sua "valletta" e grande amore del passato, che dopo 22 anni si è rifatta viva chiedendogli un misterioso appuntamento per la sera. Microstorie di normale vita quotidiana, giornata "no" di un’umanità ordinaria (il titolo del film, ironicamente, ce li presenta come re e regine a tempo!), la divertente ed amara commedia ha nella regia inventiva, dinamica e (nonostante tutto!) solare di Marion Vernoux, nei dialoghi sinceri e meccanismo di incontri casuali ben oliato e in interpreti perfetti ed immediati (su tutti Katin Viar/Hortense e Victor Lanoux/Maurice Degombert) i suoi maggiori punti di forza ed interesse. E se in Italia con una struttura quasi identica tiriamo fuori un risultato pretenzioso e lento come il recente film di Stefano incerti "La vita come viene", invece "Regine per un giorno" ci dimostra come si p ossa raccontare della vita quotidiana degli uomini con sana leggerezza, non annoiando e senza mai essere banalmente intelletualistici o prodighi di qualche lezioncina retorica da impartire saccentemente.
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